L’effetto boomerang dopo le vacanze è una sensazione che in molti provano. Vediamo insieme di cosa si tratta e perchè accade.
La sindrome da rientro è un fenomeno reale che molti sperimentano dopo le vacanze estive. Il ritorno al lavoro o alla scuola può sembrare più pesante rispetto al momento in cui si è lasciato tutto per godersi le giornate al mare o in montagna. Questo effetto, che può apparire come un paradosso, si manifesta quando il tempo passato a riposare e a staccare dalla routine quotidiana porta un senso di disorientamento al ritorno alla vita normale. In questo contesto, lo psicologo Federico Cuculachi parla di “effetto boomerang”, un fenomeno che porta le persone a tornare alle loro responsabilità più confuse di prima.
Vacanze effetto boomerang, ecco cosa succede
Le vacanze estive offrono momenti di relax e di evasione dalla vita di tutti i giorni, ma al loro termine in molti avvertono un contraccolpo emotivo. Le giornate senza pensieri e le esperienze piacevoli lasciano il posto a malumore e svogliatezza. Questo è un effetto naturale, dato che la vacanza può essere considerata una sorta di centrifuga emozionale: le esperienze vissute durante il viaggio generano ricordi positivi, ma tornare alla routine può far emergere un senso di insoddisfazione, soprattutto se la vita di prima era già percepita come insoddisfacente. In questi casi, il ritorno dalle vacanze diventa una sfida ancora più grande, poiché si tende a idealizzare il tempo libero come un momento che “ci tiene a galla”. Se non si era equilibrati prima, è improbabile che una semplice vacanza possa risolvere il problema.
Per affrontare al meglio il rientro, è possibile adottare alcune strategie mentali. Riflettere su come migliorare la propria routine e pianificare brevi vacanze o weekend può essere utile per rendere più graduale il ritorno alla normalità. Anche piccole pause durante l’anno possono aiutare a mantenere un equilibrio mentale, riducendo lo stress accumulato.
Per quanto riguarda il ritorno a scuola, i bambini e gli adolescenti affrontano una sfida particolare, in quanto il percorso scolastico e le responsabilità crescono con l’età. La svogliatezza e le emozioni negative possono essere più accentuate, soprattutto nei ragazzi che si apprestano a tornare sui banchi di scuola dopo un lungo periodo di libertà.
Come affrontare il rientro
Dal punto di vista terapeutico, il periodo post-vacanze rappresenta un momento in cui molte persone cercano supporto psicologico. Molti pazienti tornano in terapia o iniziano un percorso dopo aver capito che le ferie non hanno risolto i loro problemi. La durata delle vacanze o il tipo di viaggio possono influire sul senso di smarrimento al ritorno, ma è un fenomeno soggettivo. Un viaggio in luoghi esotici o una vacanza solitaria possono portare a riflessioni profonde sulla propria vita, ma queste domande, anche se a volte scomode, possono essere l’inizio di un cambiamento positivo.