Un monumento a Roma blocca i turisti, con la speranza di limitare l’afflusso. L’accesso sarà a pagamento e a tempo.
L’afflusso turistico alla Fontana di Trevi è diventato un problema rilevante, al punto che il Comune di Roma sta considerando l’introduzione di un numero chiuso per accedere al monumento. Ogni giorno, dalle 8.000 alle 12.000 persone si accalcano davanti alla celebre fontana, e con il Giubileo del 2025 all’orizzonte, le autorità vogliono evitare il rischio di un eccessivo sovraffollamento. Per questo, si sta valutando la possibilità di richiedere ai turisti di prenotare la propria visita in anticipo e pagare un ticket di 2 euro per un tempo massimo di 30 minuti.
Il monumento a Roma che blocca i turisti
Questa proposta si ispira a soluzioni già sperimentate in altre città turistiche, come Venezia, dove un biglietto di ingresso è stato introdotto per regolare il flusso dei visitatori. L’assessore al Turismo e Grandi eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato, aveva già sollevato in passato la questione della limitazione degli accessi alla Fontana di Trevi, e negli ultimi mesi, con l’aumento del numero di turisti, l’idea ha preso piede. In particolare, l’afflusso record registrato durante l’estate (con oltre 1,6 milioni di presenze a Ferragosto) ha reso evidente la necessità di una regolamentazione.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ha confermato che il problema è diventato difficile da gestire, soprattutto per la grande concentrazione di persone che, oltre a rendere complicata la fruizione del monumento, spesso crea situazioni di degrado. Le autorità locali e la polizia municipale sono frequentemente chiamate a intervenire per gestire l’affollamento, e proprio questo ha portato a discutere concretamente la possibilità di rendere la visita alla fontana su prenotazione.
Onorato, attraverso i suoi canali social, ha fornito ulteriori dettagli, spiegando che l’obiettivo è rendere il turismo più compatibile con la vita quotidiana dei romani e migliorare l’esperienza turistica.
L’introduzione di un biglietto simbolico di 2 euro non solo servirebbe a limitare il flusso dei visitatori, ma consentirebbe di reinvestire questi fondi per creare nuovi posti di lavoro. Hostess e steward potrebbero gestire gli ingressi e regolare il tempo di permanenza, che sarebbe di circa 30 minuti per ogni turista, che dovrà effettuare una prenotazione online.
Ingressi a pagamento
Se questa misura dovesse rivelarsi efficace, potrebbe essere estesa anche ad altri monumenti e luoghi di interesse della città. Le modalità operative sono ancora in fase di studio, e il Comune sta lavorando a stretto contatto con la Soprintendenza capitolina per definire i dettagli tecnici del piano. In questo modo, Roma spera di tutelare i suoi monumenti, rendendo al tempo stesso più sostenibile il turismo di massa che da sempre caratterizza la città. Tale misura non si applicherebbe ai residenti di Roma, i quali avrebbero libero accesso alla fontana senza necessità di prenotazione.