Turismo del sonno, sempre più persone viaggiano per dormire: sta diventando un’ossessione

Un nuovo tipo di vacanza sta prendendo sempre più piede ed è quella legata al turismo del sonno. Vediamo di cosa si tratta.

Turismo del sonno
Turismo del sonno

Il sogno di un sonno perfetto è diventato una vera e propria tendenza, con stanze d’albergo semi vuote che possono costare anche più di 2.000 euro a notte. Ma con l’estate 2024 ormai alle spalle, ci si pone una domanda: il turismo del sonno funziona davvero?

Turismo del sonno, il nuovo trend per le vacanze

Negli ambienti preposti, tutto è studiato per favorire il riposo: dalle tende oscuranti che bloccano ogni raggio di luce, a letti hi-tech gestiti da intelligenza artificiale. Questi ultimi vibrano leggermente per abbassare il battito cardiaco e favorire il rilassamento. I cuscini sono scelti in base alla posizione preferita durante il sonno, e accanto al letto troviamo una mascherina per gli occhi che, grazie al calore, allevia la tensione del viso. Le coperte sono pesanti, mentre dispositivi silenziosi monitorano la respirazione, rilevando eventuali anomalie. Questo è il mondo del cosiddetto “sleep tourism”, un fenomeno sempre più popolare.

Per anni, l’idea di dormire durante una vacanza sembrava inutile, quasi noiosa. Ma, come sottolineano diversi ricercatori, il concetto di sonno ha subito una trasformazione significativa negli ultimi dieci anni. Le persone ora comprendono l’importanza del riposo e sono disposte a pagare molto per garantirsi una buona notte di sonno, tanto che il riposo è diventato il fulcro di un settore in espansione.

In viaggio per dormire
In viaggio per dormire

Non è un caso che siamo arrivati a dormire in stanze con tecnologie avanzate: luci infrarosse, elettromagnetismo controllato e sensori capaci di misurare la qualità del sonno con precisione. Ma, con l’aumento di questi servizi, sorge spontanea una riflessione: tutto questo investimento per migliorare il sonno sta davvero funzionando?

Perché questo trend sta diventando virale?

Esistono motivi scientifici validi per cercare un buon sonno. Dormire male aumenta il rischio di sviluppare diverse patologie come diabete, malattie cardiache, problemi cognitivi, ansia e depressione. Ma una domanda resta: il turismo del sonno è davvero una soluzione?

Gli hotel offrono da tempo comfort come cuscini ergonomici e tende oscuranti, ma oggi molte catene stanno ampliando l’offerta con tecnologie più avanzate. Il mercato del “sleep tourism” sta crescendo rapidamente, e si stima che supererà i 400 miliardi di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita annuo vicino all’8%.
Il turismo del benessere, che comprende anche questa nuova tendenza legata al sonno, è in forte espansione. Le motivazioni sono molteplici: l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle malattie croniche e dello stress, insieme all’insoddisfazione per la medicina moderna, sono solo alcuni dei fattori.

 

 

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