Innalzamento dei mari in Italia: le conseguenze a cui andremo incontro potrebbero compromettere non solo l’ecosistema costiero, ma anche la vita quotidiana delle persone che abitano in queste zone.
l riscaldamento globale è un tema sempre più discusso, non solo per l’aumento delle temperature, ma anche per il suo impatto sull’innalzamento dei mari italiani. Recenti studi indicano che negli ultimi decenni il livello del mare è cresciuto tra 2 e 3 millimetri all’anno. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione del Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, il cui direttore, Giovanni Coppini, avverte che le coste italiane si trovano in una situazione di grave pericolo. Questa situazione è particolarmente preoccupante per un paese come l’Italia, dove il turismo costiero rappresenta una fonte fondamentale di entrate.
La ricerca ha identificato le aree italiane più colpite dall’innalzamento del mare. Tra le conseguenze più gravi, possiamo evidenziare tre effetti principali. Innanzitutto, c’è il rischio di erosione costiera, che potrebbe portare alla perdita di porzioni significative di litorale, con il mare che avanza e consuma le spiagge. Questo fenomeno non solo minaccia l’ambiente naturale, ma anche le attività turistiche e le infrastrutture costiere.
Un altro problema significativo è rappresentato dall’intrusione salina nelle falde acquifere. Questo significa che le acque salate del mare stanno invadendo le riserve idriche sotterranee, compromettendo l’approvvigionamento di acqua dolce per le comunità locali e per l’agricoltura. Infine, le inondazioni costiere sono già un problema evidente in molte zone, come a Venezia, dove le acque alte annuali causano danni ingenti alla città e alle sue infrastrutture.
Le regioni italiane maggiormente a rischio includono la Puglia, che ha registrato un incremento del livello del mare di circa 3,5 millimetri all’anno, ben superiore alla media del resto dell’Adriatico, che si attesta sui 2,6 millimetri. Anche la Campania è in difficoltà, in particolare a causa della scarsità di sedimenti forniti dai fiumi, aggravata dalla cementificazione delle coste. La Calabria e la Sicilia si trovano in una situazione simile, con la costruzione incessante di nuove infrastrutture lungo il litorale.
In Sardegna, molte spiagge stanno scomparendo a causa della continua erosione e della mancanza di sabbia, che non viene reintegrata. Anche il nord della Toscana, nelle province di Massa Carrara, Lucca e Livorno, sta assistendo a una riduzione del suo tratto costiero.
A Venezia, dove è già attivo il sistema Mose per proteggere la città dalle inondazioni, è necessario un approccio più complesso per migliorare la qualità delle acque nella laguna, attualmente inadeguata. La sfida è grande e richiede un’azione coordinata e urgente per proteggere le nostre coste e le comunità che vi abitano.
Tra i musei più visitati d’Italia, al primo posto si piazza la Città Eterna con…
CioccoTuscia è l’evento più dolce di tutto il mese di ottobre, e prende vita proprio…
Le Terme di Saturnia, riconosciute tra le migliori destinazioni in Italia e in Europa, conquistano…
Scopri quali aeroporti europei richiedono più tempo per raggiungere il gate e come pianificare al…
Un cambiamento importante è in arrivo, una novità che potrebbe influenzare profondamente una delle destinazioni…
Queste sono le migliori sagre di ottobre in Italia nel 2024: anche il mese appena…