Vediamo i nostri mari come i soggetti deboli e compromessi, ma i danni dell’oceano su un importante reperto sono di grande entità.
Sono passati quasi quarant’anni da quando nel 1985, l’esploratore Robert Ballard, utilizzando un rover sottomarino, ha scoperto il relitto del Titanic, una delle navi più iconiche della storia. Questo transatlantico affondò nell’aprile del 1912, dopo aver colpito un iceberg, causando la morte di circa 1.500 persone. Il relitto si trova a una profondità di 3.810 metri, e da allora è stato oggetto di numerose spedizioni e ricerche.
Di recente una nuova missione ha riportato l’attenzione sul Titanic, evidenziando come il tempo e le condizioni marine stiano lentamente deteriorando la struttura. Uno dei segni più visibili di questo degrado è il cedimento della famosa ringhiera, resa celebre dalla scena del film “Titanic” con Jack e Rose. Una parte di questa ringhiera si è staccata ed è finita sul fondo dell’oceano, segno del deterioramento continuo della nave.
Tomasina Ray, direttrice delle collezioni di RMS Titanic Inc., la società che ha organizzato la spedizione, ha dichiarato che il relitto sta affrontando un’inevitabile disgregazione. «Non possiamo prevedere esattamente quanto tempo rimarrà in queste condizioni», ha spiegato, «ma stiamo monitorando la sua evoluzione in tempo reale». Secondo il team che ha effettuato l’ultima missione, la sezione della ringhiera, lunga circa 4,5 metri, si è probabilmente staccata negli ultimi due anni. Nei prossimi mesi verranno condotti studi più dettagliati per comprendere meglio lo stato attuale del Titanic e documentare il suo cambiamento nel tempo. Nonostante sia chiaro che il relitto continuerà a deteriorarsi, la loro missione è preservare il più possibile la sua memoria, raccogliendo dati e immagini.
Nel 2022, una spedizione condotta da Magellan, una società di mappatura sottomarina, insieme ai documentaristi di Atlantic Productions, aveva già evidenziato i segni di deterioramento, con la ringhiera ancora attaccata, ma visibilmente danneggiata. Tomasina Ray ha spiegato che il metallo, alla fine, ha ceduto. Non è solo la ringhiera a essere colpita: tutto il Titanic sta lentamente cadendo a pezzi, con il ferro della struttura che viene consumato dai microbi, generando formazioni di ruggine note come “rusticles”.
Anche spedizioni precedenti avevano mostrato che altre parti del Titanic stavano subendo gravi danni. Nel 2019, l’esploratore Victor Vescovo aveva documentato come la parte di dritta degli alloggi degli ufficiali fosse ormai quasi irriconoscibile, con il bagno del capitano praticamente scomparso.
L’ultima spedizione, condotta utilizzando due veicoli sottomarini a controllo remoto (ROV), ha catturato oltre due milioni di immagini e più di 24 ore di filmati in alta definizione del relitto, che si era spezzato in due durante l’affondamento. Le sezioni della prua e della poppa si trovano a circa 800 metri di distanza l’una dall’altra, circondate da un vasto campo di detriti. Questi dati saranno utilizzati per creare una ricostruzione 3D del Titanic così come appare oggi, offrendo una visione dettagliata del suo stato attuale e dei cambiamenti avvenuti nel tempo.
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