C’è un Paese europeo dove esistono biblioteche senza libri, dove si noleggiano le persone e si ascoltano le loro storie: ecco dove.
Quando si pensa a una biblioteca, la prima cosa che viene in mente sono i libri, ovviamente. Esiste un Paese in Europa invece, dove al posto dei libri si noleggiano le persone, per farsi raccontare da loro le loro storie personali, invece che leggerle sulla carta stampata. Ecco dove si trovano queste biblioteche e come funzionano.
Leggere è una delle attività che più apre la mente, che mette curiosità, che fa imparare e che stimola la fantasia. Quando si legge un libro ci si immerge in una storia che non è la nostra, si viaggia in altri posti e in altri tempi, immedesimandosi nelle emozioni dei protagonisti, diventando parte attiva delle loro vicende e dei loro tormenti. Non si fa un azzardo a dire che leggere equivale a viaggiare restando fermi, perchè è proprio il testo scritto che ha permesso a tantissime persone in passato, di conoscere il mondo senza mai uscire dai propri confini.
Più della parola scritta però, a emozionare, far rabbrividire, mettere la pelle d’oca e suggestionare è il racconto fatto a voce dai diretti interessati. Proprio per questo, e per permettere a chiunque di avvicinarsi a culture diametralmente opposte alla propria e di scoprire storie sensazionali, c’è un Paese in Europa che ha aperto delle biblioteche senza libri, dove invece dei volumi si possono noleggiare persone in carne e ossa, che nel tempo di una chiacchierata, raccontano la loro storia di persona. Ecco dove si può fare questa cosa.
Il Paese europeo dove è possibile trovare le biblioteche senza libri è la Danimarca, dove appunto è permesso prendere in prestito una persona invece che un libro, e ascoltare la storia della sua vita. Le sessioni di ascolto durano 30 minuti, e alla base di questa iniziativa c’è la volontà di abbattere le barriere di pregiudizi e avvicinare culture diametralmente opposte tra loro. Per permettere agli ascoltatori di scegliere quale storia sentire, ogni narratore ha un aggettivo che lo descrive, come “disoccupato”, “bipolare”, ecc.
Una volta scelto il narratore, si può iniziare ad ascoltare la sua storia, e si impara che non si deve mai giudicare un libro dalla copertina, poichè dietro quel singolo aggettivo descrittivo, c’è tutto un mondo fatto di dettagli, sfumature e vita vera che spesso si ignora o si dà per scontata. In realtà non è la Danimarca l’unico Paese dove si può trovare questa iniziativa, perchè la si può incontrare in più di 50 Paesi in tutto il mondo. Il suo nome è proprio Biblioteca Umana, e consente di imparare, conoscere e aprire la propria mente, ed è semplicemente geniale.
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