È allarme per i viaggi nel Mediterraneo e la situazione sembra più grave del previsto. Perché chi fa il bagno rischia grosso?
Ogni giorno, nel Mar Mediterraneo, si sta verificando una situazione drammatica che riguarda milioni di persone. Il problema è di portata enorme e coinvolge l’intero bacino del Mediterraneo, dall’Europa occidentale fino alle coste del Medio Oriente.
Allarme per i viaggi nel Mediterraneo
Chiunque abbia attraversato il Mar Mediterraneo di recente o preveda di farlo nel prossimo futuro, dovrebbe essere informato riguardo a un problema ambientale di proporzioni allarmanti: la diffusione delle microplastiche. Queste minuscole particelle, estremamente dannose e inquinanti, sono diventate una presenza pervasiva in ogni angolo del pianeta. Ne sono state trovate tracce persino sulle cime del Monte Everest, un luogo considerato inaccessibile e incontaminato. Le microplastiche, a causa delle loro dimensioni ridotte, sono facilmente trasportate dal vento e dall’acqua, attraversando immense distanze e accumulandosi negli ecosistemi naturali.
Queste particelle finiscono inevitabilmente nella catena alimentare. Gli animali sia terrestri che marini, ingeriscono microplastiche che di conseguenza arrivano anche sulle nostre tavole. Il problema è particolarmente preoccupante per la salute umana. L’inquinamento da microplastiche è un fenomeno quotidiano, dovuto alla degradazione continua degli oggetti di plastica che utilizziamo nella nostra vita di tutti i giorni. Basti pensare alle comuni bottiglie di plastica: l’acqua che contengono, con il passare del tempo, si contamina progressivamente con microparticelle di plastica.
Le conseguenze di questo fenomeno sull’uomo sono gravi. Le microplastiche nel Mar Mediterraneo stanno aumentando a un ritmo impressionante. Un’indagine del WWF ha recentemente rivelato dati preoccupanti: l’87% del Mediterraneo è inquinato da microplastiche. A questa cifra allarmante si aggiungono le sostanze chimiche e i rifiuti industriali che vengono scaricati in mare. In Italia, la situazione è particolarmente critica nell’Alto Adriatico, dove questo problema ambientale persiste da decenni.
Come sta evolvendo la situazione
Le conseguenze dell’inquinamento delle acque sono drammatiche. Si stima che ogni anno quasi un milione e mezzo di decessi siano collegati all’inquinamento idrico. Tra i Paesi che contribuiscono maggiormente a questo inquinamento ci sono l’Egitto, la Turchia e, in terza posizione, l’Italia.
Le microplastiche rappresentano un pericolo concreto per la salute umana, aumentando il rischio di esposizione a malattie gravi come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, l’Huntington e la sclerosi laterale amiotrofica. Queste patologie, legate in parte all’inquinamento da microplastiche, sono un ulteriore segnale dell’urgenza di affrontare questo problema ambientale che sta devastando il Mar Mediterraneo e mettendo a rischio la salute di milioni di persone.