Turisti dicono addio alle vacanze in Italia, scatta subito la polemica: qual è la causa

Turisti dicono addio alle loro vacanze in Italia, scatenando immediatamente una polemica: quale potrebbe essere la causa di questo cambiamento?

Addio alle vacanze in Italia
Addio alle vacanze in Italia – foto: Canva – ttiviaggi.it

L’Italia è da sempre una delle destinazioni preferite dai turisti tedeschi, ma questa relazione sembra essere in declino. Un recente articolo di Frank Hornig pubblicato su ‘Spiegel’, scritto a Noto in Sicilia, ha sollevato una serie di preoccupazioni che potrebbero spiegare questo cambiamento. L’editoriale ha acceso un dibattito acceso, evidenziando diversi problemi che potrebbero scoraggiare i visitatori tedeschi. Ma quali sono realmente i problemi sollevati?

Turisti dicono addio alle vacanze in Italia

Hornig confronta l’Italia di oggi con quella dei tempi di Goethe, dipingendo un quadro di un Paese che avrebbe perso il suo fascino. Tra le criticità evidenziate ci sono l’aumento dei prezzi, il sovraffollamento delle destinazioni turistiche e le difficoltà nei trasporti. Un esempio lampante è la Costa Smeralda, dove i prezzi degli hotel possono raggiungere migliaia di euro a notte, e un ombrellone sulla costa toscana può costare fino a 500 euro. Secondo l’articolo, il turismo in Italia è diventato un lusso che pochi possono permettersi.

Anche i TikToker tedeschi sembrano confermare questa tendenza, pubblicando video che mostrano acque maleodoranti a Venezia, strade affollate a Taormina e condizionatori malfunzionanti. L’affluenza turistica è aumentata del 14% nel 2023, portando con sé non solo benefici economici, ma anche problemi di sovraffollamento e di gestione.

Vacanze spiaggia Italia
Vacanze spiaggia Italia – foto: Canva – ttiviaggi.it

Le critiche storiche e moderne

Le lamentele sui viaggi in Italia non sono una novità. Già nel XIX secolo, scrittori come Gerhard Hauptmann e Theodor Fontane avevano espresso il loro disappunto per l’afflusso massiccio di turisti nel Paese. Hauptmann notava negativamente che “la gente si riversa in Italia”, mentre Fontane trovava monotono il Lido di Venezia e meno affascinante il Vesuvio rispetto alla Sprea. Anche Sigmund Freud, nonostante i suoi numerosi viaggi in Italia, definiva il trasporto ferroviario italiano “molto scarso e non innocuo”.

Hornig ricorda come queste critiche siano sempre state parte del genere letterario del Viaggio in Italia. Ad esempio, il pittore Christian Wilhelm Allers organizzava feste a Capri dove serviva patate e bratwurst, mostrando poca considerazione per la cucina italiana. Nonostante queste critiche storiche, l’Italia ha mantenuto il suo fascino per decenni, attirando milioni di turisti ogni anno.

Di fronte a queste osservazioni, è interessante notare come l’Italia stia rispondendo. Gli operatori turistici italiani riconoscono le difficoltà, ma sottolineano anche gli sforzi per migliorare infrastrutture e servizi. In città come Venezia e Firenze, sono state introdotte misure per gestire meglio i flussi turistici, come prenotazioni obbligatorie per visitare le attrazioni più popolari e campagne di sensibilizzazione per promuovere un turismo sostenibile.

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