Truffa del taxi condiviso: attento a non cascarci

Quando sei in aeroporto e devi andare in centro città fai molta attenzione alla truffa del taxi condiviso: ti frega un sacco di soldi.

Truffa del taxi condiviso
Truffa del taxi condiviso – TTviaggi

Dopo un viaggio un modo molto comodo per arrivare al proprio hotel, o per tornare a casa, è prendere un taxi, ma bisogna fare attenzione a non incappare nella truffa del taxi condiviso. Con un trucchetto il tassista ti fa pagare molto di più di quanto spetterebbe, ecco come evitare di essere truffati.

Truffa del taxi condiviso

La truffa del taxi condiviso è emersa nelle cronache italiane con il caso dell’Aeroporto di Fiumicino, su cui si sta indagando e che non è ancora chiuso, diffondendosi poi a macchia d’olio. Quello che succede è che chi arriva all’aeroporto, non sempre è in un gruppo tale da riempire un taxi, e con il prezzo che hanno le corse in taxi, l’idea di dividere la spesa è sicuramente allettante. In buona sostanza, la truffa consiste nell’invito da parte del tassista, di condividere il taxi con altre persone che non si conoscono ma che vanno nella nostra stessa direzione.

Può sembrare certamente una buona idea, se non fosse che per la corsa il prezzo finale non si divide, ma si moltiplica. Infatti, a prescindere da quante persone ci sono a bordo, una corsa che va dall’aeroporto al centro città (prendendo Roma come esempio), costa mediamente 50 euro. Il tassista truffatore però, chiede questa somma ad ogni singola persona che carica sul suo mezzo, e chiede ovviamente il pagamento in contanti, adducendo la scusa del POS rotto. Come fare per evitare di cadere in questa truffa?

Consigli per evitare di essere truffati

Proteggersi dalla truffa del taxi
Proteggersi dalla truffa del taxi – TTviaggi

Innanzitutto, bisogna sempre guardare il cartello dei prezzi all’interno del taxi, e lo stesso deve essere ben visibile e avere il logo del Comune: lì c’è scritto chiaramente che è la corsa a costare 50 euro, non il singolo posto. Secondo, il tassista è tenuto ad accettare il pagamento tramite POS, e se non lo fa non è un tuo problema, e puoi pagare in un secondo momento. Per tutelarsi maggiormente in questo senso, basta prenotare i taxi tramite app apposite, che permettono anche di pagare direttamente sulla piattaforma.

Altra cosa importantissima, è la ricevuta, poichè è una traccia tangibile di quanto si è pagato per la corsa di cui si è usufruito. Quindi, è essenziale chiedere sempre al tassista di emettere la ricevuta. Infine, sappi che il tassista non può rifiutare la corsa, perchè sta effettuando un servizio pubblico. Per cui, se dopo aver specificato quanto sopra, il tassista si rifiuta di farti salire, puoi denunciarlo alle autorità. Infatti, il suo ruolo è esattamente quello di un autista di autobus o di metropolitana: non può decidere di rifiutare la corsa.

Gestione cookie