Una località turistica sta avendo a che fare con i troppi turisti, e le autorità hanno deciso di dare un consiglio assurdo ai cittadini.
A Santorini, l’afflusso di turisti è talmente elevato che le autorità locali hanno consigliati ai cittadini qualcosa di davvero assurdo. Per definire in modo efficace il fenomeno dell’overtourism, basta pensare a questo: su un’isola che normalmente conta 15 mila abitanti, sono arrivati 11 mila turisti in un solo giorno. Questo è quanto è accaduto lo scorso 23 luglio, quando le autorità dell’isola sono state molto vicine a dichiarare lo stato di emergenza.
Secondo Quartz, Panagiotis Kavallaris, presidente del municipio di Fira, ha addirittura pubblicato un post sui social media esortando i residenti a rimanere nelle loro abitazioni a causa della presenza eccessiva di turisti nelle strade. Sebbene il post sia stato poi rimosso, ormai il malcontento era già dilagato.
La situazione ha raggiunto un punto critico, spingendo le autorità locali a riconoscere ufficialmente che il problema dei troppi turisti doveva essere affrontato. Di conseguenza, è stata convocata una riunione d’emergenza a cui hanno partecipato il sindaco di Santorini, il presidente della regione dell’Egeo Meridionale e i parlamentari rappresentanti delle isole Cicladi. Tutti hanno concordato sull’urgenza di adottare misure per limitare il flusso turistico. Nikos Zorzos, sindaco di Santorini, ha annunciato che a partire dal 2025 verrà reintrodotto un tetto massimo di 8 mila turisti giornalieri sull’isola.
Zorzos ha spiegato che l’episodio del 23 luglio è avvenuto perché non è possibile controllare il numero di navi da crociera che arrivano contemporaneamente. Ha affermato che questi viaggi sono pianificati con tanto anticipo che le amministrazioni locali non riescono a tenere traccia degli itinerari. Questo problema sarebbe più semplice da gestire se fossero last minute.
Con un pizzico di orgoglio, il sindaco ha anche sottolineato uno dei successi della sua amministrazione: la riduzione dei “giorni-emergenza”, ovvero quelle giornate in cui la presenza dei turisti rende la vita difficile per i residenti. Zorzos ha detto che quando è diventato sindaco, quei giorni erano 63 all’anno, mentre ora sono solo 48.
Il sovraffollamento turistico non è una novità per Santorini, ma l’evento del 23 luglio ha fatto emergere con urgenza la necessità di una gestione più efficiente dei flussi turistici. I residenti dell’isola sono sempre più esasperati dalla situazione, e le autorità locali sono costrette a trovare soluzioni immediate e durature. La limitazione del numero di turisti giornalieri rappresenta solo uno dei tanti passi necessari per ridurre l’impatto del turismo di massa e preservare la qualità della vita degli abitanti.
Il problema dell’overtourism non riguarda solo Santorini, ma è un fenomeno globale che colpisce molte destinazioni turistiche popolari. La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra l’accoglienza dei visitatori e la salvaguardia delle comunità locali. In questo contesto, Santorini potrebbe diventare un esempio di come le destinazioni turistiche possano adottare misure sostenibili per gestire il turismo e proteggere il proprio patrimonio culturale e naturale.
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