Povertà da vacanza, più di 40 milioni di persone in Europa colpite: cos’è

Ci sono quasi 40 Milioni di Persone Colpite dalla “Povertà da Vacanza”, scopriamo insieme di cosa si tratta.

Povertà da vacanza
Povertà da vacanza

Uno studio recente pubblicato dalla Confederazione europea dei sindacati (Ces), ha rivelato che 39,7 milioni di persone, pari al 14% della popolazione dell’Unione europea, non hanno potuto permettersi nemmeno una settimana di vacanza. Questo fenomeno, definito “povertà da vacanza”, ha visto un aumento di due milioni di persone rispetto all’anno precedente.

Povertà da vacanza, chi è colpito

La segretaria generale della Ces, Esther Lynch, ha commentato che questa situazione è preoccupante anche per i lavoratori, i quali necessitano di periodi di riposo per recuperare energie e prevenire il burnout. Una pausa dal lavoro, ha sottolineato Lynch, è fondamentale per tornare riposati e rinfrescati, contribuendo così alla salute fisica e mentale. Nel comunicato stampa della Ces si legge che una vacanza non dovrebbe essere vista come un lusso, ma come una necessità fondamentale per il benessere dei lavoratori. La possibilità di trascorrere del tempo lontano dal lavoro è importante per la salute mentale e fisica, oltre che per offrire esperienze formative ai bambini.

L’aumento della “povertà da vacanza” non è uniforme in tutta l’Unione europea. In Francia ad esempio, quasi cinque milioni di persone non sono riuscite ad andare in vacanza, sebbene il dato rimanga sotto la media dell’Ue. L’Irlanda ha registrato l’incremento percentuale maggiore, con un aumento del 4% delle persone nella popolazione attiva che non potevano permettersi una vacanza.

Chi può viaggiare
Chi può viaggiare

La Commissione europea ha evidenziato che circa la metà dei lavoratori europei percepisce lo stress come un problema comune sul posto di lavoro, considerandolo una delle maggiori sfide per la sicurezza e la salute. La comunicazione sulla salute mentale dell’esecutivo Ue insiste sull’importanza del diritto alla disconnessione per ridurre lo stress lavorativo e promuovere un migliore equilibrio tra vita lavorativa e privata.

Viaggiare non è più per tutti

Secondo i dati di Eurostat, nel 2022 il 62% dei residenti nell’Ue ha fatto almeno una vacanza, sebbene la metà di queste vacanze siano state brevi e all’interno del proprio Paese. I tedeschi sono stati i maggiori spendaccioni nei viaggi internazionali, con una spesa di 85,2 miliardi di euro, seguiti dai francesi con 39,2 miliardi di euro.

La capacità di permettersi una settimana di vacanza annuale lontano da casa è uno degli indicatori utilizzati dall’Ue per valutare la deprivazione materiale e sociale. Questo indicatore, insieme alla capacità di affrontare spese impreviste, all’accesso a un’auto e alla capacità di mantenere adeguatamente la propria casa, fornisce una misura dell’accesso a elementi considerati essenziali per una buona qualità della vita.

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