Gli italiani che non andranno in vacanza quest’anno, o che non ci sono andati, sono moltissimi. Vediamo insieme il motivo.
Un numero significativo di italiani, ben 6,5 milioni, ha dovuto per forza di cose rinunciare alle vacanze quest’anno. Di questi, oltre la metà, precisamente 3,7 milioni, ha dichiarato di non poter partireper uno specifico motivo. Questo dato emerge da un rapporto congiunto stilato da Facile.it e Consumerismo no profit, che ha analizzato l’impatto dell’inflazione e dei costi in aumento sulle abitudini vacanziere degli italiani.
Negli ultimi mesi, il continuo aumento dei prezzi ha scoraggiato molti italiani, rendendo le vacanze un lusso difficile da permettersi per un’ampia fetta della popolazione. Il rapporto mette in evidenza come una settimana di vacanza al mare, rispetto al 2023, possa costare fino al 10% in più, mentre un soggiorno in montagna ha visto un aumento dei costi del 4%. Gli aumenti sono generalizzati e riguardano diversi settori legati al turismo.
Gli hotel, ad esempio, hanno registrato un rincaro del 17%, rendendo l’alloggio una voce di spesa sempre più pesante per i vacanzieri. Non sono da meno i costi dei voli che sono aumentati del 12% per le tratte nazionali e del 13% per quelle internazionali. Anche i viaggi in treno hanno subito un incremento del 10%, e persino il semplice piacere di una cena fuori è diventato più costoso, con i prezzi dei ristoranti che sono saliti del 7%. Questi aumenti incidono notevolmente sui bilanci familiari, spingendo molti a rinunciare alla tanto desiderata pausa estiva.
Non solo i servizi tradizionali hanno subito rincari, ma anche quelli che solitamente venivano considerati più accessibili. Ad esempio, gli stabilimenti balneari hanno visto un aumento dei prezzi del 5%, mentre il costo dei musei è cresciuto del 2,1%. Anche i campeggi, tradizionalmente considerati un’opzione economica, sono diventati più cari: il costo delle piazzole ha subito un’impennata del 24%. E perfino il prezzo del gelato, una delle gioie più semplici dell’estate, ha registrato un aumento notevole del 30% negli ultimi tre anni.
Di fronte a questo scenario di aumenti generalizzati, molte persone, in particolare i più giovani, hanno cercato soluzioni alternative per poter comunque godere di un periodo di vacanza. Questo ha portato a un aumento significativo dei finanziamenti legati ai prestiti per le vacanze, specialmente tra gli under 30. I dati evidenziano anche una crescita nella richiesta di assicurazioni di viaggio, che è aumentata del 10% tra giugno 2023 e giugno 2024. Questi dati suggeriscono che, nonostante le difficoltà economiche, molti italiani non vogliono rinunciare completamente alle vacanze e cercano di trovare soluzioni per poter partire.
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