Liquidi nel bagaglio a mano, la fine che nessuno si aspettava: viaggiatori delusi e arrabbiati

L’addio ai liquidi nel bagaglio a mano è durato davvero poco. Presto si tornerà ai ben noti 100 ml. Ma per quale motivo?

Addio liquidi nel bagaglio a mano
Addio liquidi nel bagaglio a mano

A partire dal 1° settembre, gli aeroporti torneranno a imporre il limite dei 100ml per i liquidi nei bagagli a mano. Dopo un’iniziale autorizzazione da parte dell’UE per utilizzare scanner di ultima generazione, ora si fa marcia indietro: questi macchinari dovranno operare con le stesse limitazioni dei loro predecessori. Questo significa che non sarà più permesso trasportare liquidi se non in contenitori da massimo 100ml. Rimane prò consentito lasciare pc e tablet all’interno dei bagagli durante i controlli.

Addio liquidi nel bagaglio a mano

In Italia il cambiamento interesserà gli aeroporti di Malpensa, Linate e Fiumicino, gli unici tre scali dotati di questi scanner avanzati. Sebbene non siano molti, la nuova restrizione obbligherà i numerosi viaggiatori abituali ad adattarsi di nuovo alle vecchie regole, con la probabile conseguenza di aumentare i tempi necessari per i controlli di sicurezza.

Il ritorno al limite dei 100ml è dovuto a problemi tecnici riscontrati nei nuovi scanner. Pochi mesi fa infatti, erano emersi difetti nelle configurazioni dei sistemi per il rilevamento di esplosivi, che non garantivano le prestazioni richieste per la scansione dei liquidi. Le informazioni raccolte dalla Commissione Europea e validate dagli Stati membri e dai laboratori della Conferenza europea dell’aviazione civile hanno portato alla necessità di riesaminare queste configurazioni. Di conseguenza, è stata presa la decisione precauzionale di reintrodurre temporaneamente il limite di 100ml.

Adalbert Jahnz, portavoce della Commissione Europea, ha spiegato che la misura è temporanea e legata ai problemi tecnici riscontrati nei nuovi macchinari.

Controlli rallentati
Controlli rallentati

Questi problemi sono considerati temporanei e, fino a quando non saranno risolti, si ritornerà alle pratiche precedenti. Jahnz ha sottolineato che la decisione non mette in dubbio le prestazioni tecniche degli scanner, ma è stata adottata in stretta collaborazione con i partner internazionali, rendendola applicabile anche in altri aeroporti nel mondo. Non è ancora chiaro quanto durerà questa misura.

Il problema degli scanner

I sistemi Edscb, utilizzati negli scanner di ultima generazione, differiscono dai vecchi macchinari a raggi X per la capacità di effettuare una sorta di “tac” ai bagagli. Grazie alle immagini tridimensionali, questi sistemi mostrano dettagliatamente il contenuto dei bagagli, rilevando immediatamente eventuali esplosivi. Per questo motivo, i viaggiatori non dovevano più rimuovere liquidi e dispositivi elettronici dai propri bagagli. Con il ritorno ai limiti dei 100ml, però, si dovrà tornare a seguire le vecchie procedure.
Questo cambio di rotta ha suscitato non poche preoccupazioni tra i viaggiatori abituali e le compagnie aeree, che dovranno affrontare le conseguenze di un allungamento dei tempi di controllo e di un necessario adattamento alle vecchie abitudini di viaggio. Sarà importante monitorare come evolverà la situazione e se i problemi tecnici riscontrati nei nuovi scanner verranno risolti in tempi brevi, permettendo così di tornare a utilizzare le tecnologie più avanzate per garantire la sicurezza negli aeroporti.

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