La Sardegna è una terra in grado di sorprendere a ogni visita, in virtù delle innumerevoli meraviglie presenti all’interno del suo territorio. Essa è tipicamente apprezzata per le fiabesche spiagge e i mari turchesi, ma oltre al magnifico blu e un eccezionale valore naturalistico questa regione conserva tra i suoi confini un’immensa ricchezza in termini di cultura e tradizione. Sia che si tratti di borghi dell’entroterra che di villaggi di pescatori sulle coste, la cultura sarda merita indubbiamente di essere esplorata in tutte le sue sorprendenti sfaccettature.
Su traghettiper-sardegna.it è possibile consultare non solo i luoghi di partenza, ma anche gli orari e i prezzi dei servizi traghetto diretti verso l’isola, in modo da organizzare perfettamente un’eventuale vacanza in terra sarda. Quali sono però i borghi che meritano le maggiori attenzioni per un viaggio all’insegna della cultura e della tradizione? Di seguito i principali.
Situato Sulle pendici sud-occidentali del Gennargentu, questo meraviglioso borgo medievale spicca per la sua antichissima tradizione tessile e il suo Mondrolisai, vino dal colore nero prodotto dai vigneti delle colline che circondano il paese. Nel centro storico aragonese è possibile ammirare le case in granito e diverse altre opere architettoniche risalenti a tempi remoti, lasciandosi avvolgere dall’atmosfera storica del luogo.
Un meraviglioso gioiello incastonato su un promontorio che si affaccia sul mare, in provincia di Sassari. Si tratta di uno dei borghi medievali più belli di tutta la regione e che offre dei panorami davvero meravigliosi, in virtù della sua posizione e delle variopinte case che sostengono il castello. Quest’ultimo si presenta perfettamente conservato e ospita un museo. Nei dintorni del borgo è anche possibile svolgere attività di trekking a cavallo, pesca sportiva ed escursioni in barca.
Senza dubbio uno dei villaggi più caratteristici della terra sarda e il motivo di ciò è davvero peculiare. Questo paese è infatti famoso in tutto il mondo per i suoi bellissimi murales, che adornano quasi ogni angolo e che lo hanno reso un vero e proprio borgo-museo. L’origine di questa tradizione nacque nell’ormai lontano 1969, quando un gruppo di collettivi anarchici diede vita al primo murales della cittadina. Ciò ispirò alla creazione di tutte le altre opere artistiche presenti nella città, volte a celebrare la liberazione dal nazifascismo. Le terre che confinano con il luogo si rivelano essere, inoltre, terreno fertile per trekking ed escursioni.
Antico villaggio di origine fenicia che occupa la Sardegna meridionale, riveste un importante ruolo non solo nel turismo balneare, ma anche in quello culturale e naturalistico. Questo luogo è primariamente soggetto ad attività di trekking e ciclismo, ma si presenta ideale anche per le immersioni, il surfing e la pesca subacquea. Le passeggiate sulla Vecchia Via permettono di godere di paesaggi mozzafiato, e anche le spiagge, seppur non regolari, offrono una permanenza tranquilla. Chia inoltre si presenta come uno dei pochi luoghi della Sardegna che ospitano stabilmente i Fenicotteri Rosa, uccello acquatico particolarmente apprezzato per i suoi meravigliosi e sgargianti colori.
Tra i musei più visitati d’Italia, al primo posto si piazza la Città Eterna con…
CioccoTuscia è l’evento più dolce di tutto il mese di ottobre, e prende vita proprio…
Le Terme di Saturnia, riconosciute tra le migliori destinazioni in Italia e in Europa, conquistano…
Scopri quali aeroporti europei richiedono più tempo per raggiungere il gate e come pianificare al…
Un cambiamento importante è in arrivo, una novità che potrebbe influenzare profondamente una delle destinazioni…
Queste sono le migliori sagre di ottobre in Italia nel 2024: anche il mese appena…