I nostri antenati erano lungimiranti: ecco perché dovresti ricominciare anche tu a fare la siesta

Solo 13 minuti di riposo sono sufficienti per ottenere notevoli benefici cognitivi. Scopri insieme a me perché il pisolino è un toccasana

Ragazza che fa un pisolino sul pianoforte
Ragazza che fa un pisolino sul pianoforte – ttiviaggi.it

La siesta, la breve pausa di riposo tipica delle culture mediterranee, è una tradizione che ha resistito al tempo grazie ai suoi numerosi benefici per la mente e il corpo. Sebbene molti possano considerarla un lusso o addirittura un segno di pigrizia, la scienza dimostra che questa pratica può essere un potente strumento per migliorare l’attenzione, la produttività e il benessere generale.

Le origini della siesta

Le origini della siesta risalgono a tempi molto antichi e sono profondamente radicate nelle culture mediterranee e dell’Europa meridionale. Il termine “siesta” deriva dal latino “sexta hora,” che significa “sesta ora” e si riferisce alla tradizione romana di fare una pausa durante la sesta ora del giorno, cioè intorno a mezzogiorno. Questo periodo corrispondeva al momento in cui il sole era più alto e il caldo più intenso, rendendo difficili le attività lavorative all’aperto.

Nel corso dei secoli, questa pratica si è diffusa in diverse culture, specialmente in Spagna, dove è diventata parte integrante dello stile di vita quotidiano. La siesta permetteva alle persone di riposare durante le ore più calde del giorno, per poi riprendere le attività con rinnovata energia nel pomeriggio. Questa pausa era particolarmente utile nelle regioni con climi caldi, dove lavorare durante le ore centrali della giornata poteva essere faticoso e persino pericoloso.

Oltre alla necessità di riposo fisico, la siesta ha anche un significato sociale e culturale. Nel contesto della Spagna e di altri paesi mediterranei, la siesta è stata tradizionalmente vista come un momento di ritiro e riflessione personale, un’opportunità per staccare dalla frenesia quotidiana e prendersi cura di sé.

Ragazza che fa un pisolino
Ragazza che fa un pisolino – ttiviaggi.it

Quali sono i benefici della siesta?

Sebbene molti possano considerarla un lusso o addirittura un segno di pigrizia, la scienza dimostra che questa pratica può essere un potente strumento per migliorare l’attenzione, la produttività e il benessere generale. La durata della siesta è cruciale: solo 13 minuti di riposo sono sufficienti per ottenere notevoli benefici cognitivi. Durante questo breve intervallo, il cervello riesce a ricaricare le energie, migliorando la memoria a breve termine, la capacità di concentrazione e la prontezza mentale.

Studi dimostrano che una breve siesta può ridurre significativamente i livelli di stress, agendo come una sorta di “reset” mentale che ci permette di affrontare il resto della giornata con maggiore lucidità e creatività. Oltre ai benefici cognitivi, la siesta ha un impatto positivo anche sulla salute fisica. Riduce il rischio di malattie cardiovascolari, migliora l’umore e può persino potenziare il sistema immunitario.

I microsonni, come quelli di 13 minuti, sono spesso più efficaci di un lungo sonno pomeridiano. Questo perché non si entra nelle fasi più profonde del sonno, che possono rendere il risveglio più difficile e la ripresa delle attività più lenta. Al contrario, un riposino breve ci lascia freschi, energici e pronti a riprendere le nostre attività.

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