Affitti brevi, da settembre cambia tutto: che fine faranno i B&B?

Settembre sarà un mese di cambiamenti per quanto riguarda gli affitti brevi. Scopriamo insieme cosa aspettarsi.

Affitti brevi
Affitti brevi

A partire da settembre, il settore degli affitti brevi in Italia sarà oggetto di significative novità normative. Il Codice Identificativo Nazionale (Cin), ideato per migliorare la trasparenza e regolamentazione, entrerà ufficialmente in vigore il primo settembre, imponendo nuove regole a più di 500mila locazioni. La fine della fase sperimentale porterà a un’applicazione rigorosa di queste norme, influenzando in modo sostanziale l’operatività delle strutture ricettive.

Affitti brevi, problemi per AirBnb e Booking?

Le piattaforme digitali come Airbnb e Booking.com saranno direttamente coinvolte in questa transizione. In accordo con il governo, queste società bloccheranno gli annunci privi di Cin, una misura che molti operatori del settore vedono come un passo avanti per contrastare l’abusivismo e promuovere un mercato più equo e competitivo. L’obiettivo è garantire che solo gli annunci in regola possano essere pubblicati, aumentando così la qualità e la sicurezza dell’offerta turistica.

Regioni come Puglia, Veneto e Lombardia hanno già avviato la sperimentazione del Cin, con risultati promettenti. A queste si aggiungono Sardegna, Liguria e Molise, con l’espansione prevista anche in Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Toscana e Piemonte. Entro la fine di agosto, tutte le regioni italiane dovranno essere pronte per implementare il nuovo sistema, che mira a uniformare le procedure e garantire maggiore trasparenza nel settore degli affitti brevi. Secondo i dati del Ministero del Turismo, la Puglia è attualmente in testa con oltre 6mila Cin già emessi, seguita da Veneto e Lombardia, ciascuna con circa 3mila codici.

Sanzioni in arrivo
Sanzioni in arrivo

Ogni utente potrà ottenere inizialmente un Cin provvisorio, che diventerà definitivo una volta completata l’integrazione del sistema. Questo processo assicurerà una gestione uniforme tra le varie regioni, migliorando la coerenza e la trasparenza del mercato degli affitti brevi. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha definito il Cin una “rivoluzione epocale”, sottolineando l’importanza del progetto nel contrasto all’abusivismo e nell’elevare la qualità dell’offerta turistica nazionale.

Sanzioni pesanti da settembre

Settembre non segnerà solo l’inizio della piattaforma nazionale del Cin, ma anche l’introduzione di un sistema di sanzioni per chi non si adegua alle nuove normative. Le strutture ricettive avranno due mesi per conformarsi prima che le sanzioni diventino operative nel 2025. Le multe saranno pesanti: fino a 5mila euro per chi pubblicizza senza Cin e 8mila euro per chi affitta senza codice. Le piattaforme online saranno pronte a collaborare per garantire il rispetto delle nuove regole.
Il Ministero del Turismo, insieme all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza, sta creando un vasto database nazionale che comprenderà tutte le strutture ricettive, non solo gli affitti brevi. Questo archivio permetterà di effettuare controlli incrociati e di individuare rapidamente le irregolarità, facilitando l’applicazione delle sanzioni.

 

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