Truffa Booking, in questo modo paghi le vacanze due volte: cascarci è facile

La nuova truffa su Booking lascia senza parole, sembra realistica ma il colosso delle prenotazioni non c’entra nulla.

La truffa di Booking
La truffa di Booking

Tra le numerose truffe online che circolano, l’ultima che sta affliggendo i clienti di Booking.com è particolarmente insidiosa, al punto da rischiare di rovinare le vacanze estive del 2024. I truffatori hanno raffinato le loro tecniche, rendendo più facile estorcere denaro alle vittime.

La truffa su Booking, ecco come funziona

Il meccanismo della truffa è abbastanza comune. Dopo aver effettuato una prenotazione su Booking.com, si riceve un messaggio nella chat interna in cui si viene invitati a confermare la prenotazione su un sito esterno, completando il pagamento. Il messaggio è spesso in inglese e recita: “Good afternoon, guest. Thank you for your reservation. You need to confirm your reservation. Please update your contact information via the personalized link.- Copy and open it here or in another browser”. Il messaggio prosegue con un link, minacciando la cancellazione della prenotazione se non si clicca entro 24 ore. In alcuni casi, il messaggio è in italiano, soprattutto se la struttura prenotata si trova in Italia, e invita a confermare nuovamente la prenotazione, garantendo che il denaro non verrà detratto una seconda volta.

Un utente ha raccontato di essere caduto in questa trappola. Dopo settimane di comunicazione con la struttura, ha ricevuto il messaggio truffa e ha autorizzato inconsapevolmente il pagamento due volte, per un totale di quasi 3.000 euro. La struttura ha confermato di non aver mai inviato quel link, consigliando di bloccare immediatamente la carta. Nonostante la denuncia alla polizia la banca ha rifiutato il rimborso, sostenendo che il cliente aveva autorizzato la transazione in modo negligente. Questo perché la piattaforma utilizzata dai truffatori rispettava le condizioni di sicurezza bancarie.

 

Come entrano nel sistema
Come entrano nel sistema

Lo stesso utente ha poi contattato Booking.com per richiedere un rimborso, ma non ha ricevuto risposta. Anche altre vittime hanno riferito che le strutture ricettive segnalano l’attività sospetta troppo tardi, quando il pagamento è già avvenuto.

La questione dei rimborsi

Booking.com ha spiegato che sono a conoscenza di email di phishing inviate da criminali che installano malware sui dispositivi dei partner, ottenendo accesso non autorizzato ai loro account. Pur non trattandosi di una violazione dei sistemi della piattaforma, Booking.com continua a investire per limitare l’impatto di queste truffe. La piattaforma consiglia ai clienti di verificare attentamente i dettagli della politica di pagamento nella conferma di prenotazione e di segnalare messaggi sospetti al team di assistenza clienti.

In sostanza, è difficile che Booking.com rimborsi queste transazioni, a meno che le autorità non accertino una negligenza della piattaforma. La società, registrata nei Paesi Bassi, è sotto la supervisione del garante privacy olandese, pronto a intraprendere azioni coercitive se Booking.com violasse la legge.

 

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