In Italia la Strada delle 52 gallerie è un capolavoro di ingegneria risalente alla Prima Guerra Mondiale, è un percorso sensazionale.
Durante la Prima Guerra Mondiale è stato costruito un percorso che attraversa le montagne e che oggi si può visitare nella sua interezza: è la Strada delle 52 gallerie ed è un capolavoro di ingegneria. Passare sotto queste gallerie permette di rivivere un pezzo di storia, è da pelle d’oca.
In Italia la Prima Guerra Mondiale ha lasciato segni profondissimi, sia nella geografia che nell’animo dei cittadini. Durante il periodo bellico ne sono successe di cose, e la morfologia stessa del nostro Stivale è mutata. Ne è un esempio una strada sensazionale, chiamata Strada delle 52 gallerie, che attraversa la montagna e che rappresenta un capolavoro dell’ingegneria di inizio secolo scorso.
Si tratta di un percorso di enorme interesse sia storico che ambientale, che oggi è un trekking mozzafiato e che in passato fungeva da mulattiera e consentiva l’approvvigionamento senza il rischio di essere attaccati dai nemici. Questa strada così particolare si trova in provincia di Vicenza, e nello specifico sul Monte Pasubio, al confine tra Veneto e Trentino. Ecco come esplorarla tutta.
La Strada delle 52 gallerie parte da Bocchetta Campiglia e arriva fino al Rifugio Achille Papa, con un dislivello di circa 800 metri. Per fare tutta la strada si impiegano circa 3 ore, e dei 6,4 km del percorso, ben 2,4 sono in galleria. Questo è un sentiero CAI indicato con il numero 366, mentre successivamente si può passare al sentiero numero 370 e rientrare lungo la Strada degli Scarrubbi, per altri 6 km. Lungo tutto il tragitto si può non solo ammirare un panorama mozzafiato, ma anche vivere sulla propria pelle il percorso che facevano ai tempi della Prima Guerra Mondiale per portare cibo e armi in queste zone.
Trattandosi di un percorso in buona parte all’interno di gallerie, è bene percorrerlo con il giusto equipaggiamento: torcia, abbigliamento sportivo, scarpe comode e antiscivolo. Le gallerie più particolari sono la 19 e la 20, perchè si trovano in un torrione roccioso e hanno una forma elicoidale. La 19 è la galleria più lunga di tutto il percorso, e misura ben 320 metri. Si tratta di un percorso davvero suggestivo, sia dal punto di vista ambientale che storico, dove natura e memoria si mescolano regalando emozioni davvero indimenticabili. Vista la lunghezza del percorso, è bene affrontarlo con un minimo di preparazione e soprattutto con l’attrezzatura adatta, ma per il resto è un vero spettacolo.
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