L’overtourism sta creando una vera e propria rivolta contro i turisti e molti cittadini non ne possono più. Come in Spagna, anche in Italia si è arrivati al limite.
Sempre più città sono prese d’assalto dai turisti, pronti a viaggiare per recuperare gli anni persi a causa del Covid. Allo stesso tempo, però, i cittadini si sentono intrappolati da vacanzieri chiassosi e non rispettosi delle regole. Come in Spagna, una città italiana ha deciso di passare ai fatti per allontanare le masse di turisti che affollano le vie. Vediamo di quale si tratta.
La rivolta contro i turisti
Venezia non ne può più dei turisti. In merito alla proposta di utilizzare pistole ad acqua contro i turisti, è scoppiata una vivace polemica tra il consigliere comunale Giovanni Andrea Martini, rappresentante della lista “Tutta la Città insieme!”, e il senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon. La discussione è nata dalle dichiarazioni di Martini sui social, in cui suggeriva che Venezia potrebbe seguire l’esempio di Barcellona, città nota per le sue manifestazioni contro il turismo di massa. Martini ha affermato che l’uso delle pistole ad acqua rappresenta un modo pacifico e divertente per sensibilizzare i turisti sull’impatto negativo che il turismo eccessivo ha sulla vita quotidiana dei residenti veneziani.
Dall’altro lato, il senatore Speranzon ha espresso il suo disappunto riguardo alla proposta di Martini. «Sono rimasto tra il divertito e lo sconcertato – ha dichiarato – dalle affermazioni di Martini, che vuole portare anche a Venezia una protesta che sta dilagando in Spagna, ovvero quella di utilizzare pistole ad acqua contro i turisti. Non si tratta di colpire chi non rispetta la città, ma famiglie che, dopo un anno di lavoro, si concedono qualche giorno di vacanza e vengono infastidite in maniera aggressiva e irrispettosa».
Martini, replicando a Speranzon, ha sottolineato che le proteste a Barcellona e Malaga sono motivate da problemi che Venezia conosce bene, come l’aumento degli affitti dovuto al turismo e agli affitti turistici. «La protesta – ha affermato Martini – è basata su una questione fondamentale: il caro affitti causato dal turismo di massa».
Il problema del turismo di massa
La questione del turismo di massa è un tema caldo in molte città europee, e Venezia non fa eccezione. Negli ultimi anni, la città lagunare ha visto un aumento esponenziale dei visitatori, causando non solo problemi di sovraffollamento, ma anche un notevole incremento dei prezzi degli affitti, rendendo difficile la vita per i residenti. La proposta di Martini, sebbene provocatoria, mira a portare l’attenzione su queste problematiche e a trovare soluzioni che possano bilanciare il flusso turistico con le esigenze dei cittadini.