Quello che c’è sotto i ghiacciai non se lo aspettava nessuno: scienziati senza parole

Ti sei mai chiesto cosa c’è sotto i ghiacciai? Uno studio lo ha rivelato e ha lasciato tutti senza parole. Vediamolo insieme.

Cosa c'è sotto i ghiacciai
Cosa c’è sotto i ghiacciai

Uno studio recente pubblicato su Nature Communications, condotto dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) in collaborazione con università britanniche, americane e australiane, ha portato alla luce nuove informazioni sul ruolo dei canyon sottomarini sotto i ghiacciai antartici. Questi canyon, situati sotto il livello del mare, sono percorsi da correnti oceaniche che trasportano calore verso i ghiacciai del continente.

Cosa c’è sotto i ghiacciai

La penetrazione di acque relativamente calde sulla piattaforma continentale rappresenta una minaccia significativa per la calotta glaciale antartica. Gli esperti hanno sottolineato l’importanza di comprendere la portata e la persistenza di questo fenomeno per valutare le potenziali risposte della calotta glaciale al riscaldamento globale. La ricerca si è concentrata sui sedimenti vicino ai ghiacciai Totten e Ninnis, situati agli estremi di due importanti bacini sub-glaciali nell’Antartide orientale: l’Aurora-Sabrina e il Wilkes. Analizzando queste tracce geologiche, gli scienziati hanno potuto rilevare il passaggio delle acque calde della Circumpolar Deep Water (CDW) attraverso i canyon.

I ricercatori hanno spiegato che i sedimenti mostrano “duomi con ampiezza di alcune migliaia di metri e spessore variabile tra 40 e 80 metri, formati da correnti di fondo dirette verso la piattaforma continentale”. I dati raccolti nel canyon al largo del ghiacciaio Totten hanno rivelato correnti di fondo a una profondità di circa 3.500 metri, con velocità di circa 10 centimetri al secondo.

Ghiacciaio
Ghiacciaio

Questi canyon funzionano come parte di un sistema di circolazione oceanica, caratterizzato da grandi vortici che ruotano in senso orario e trasportano diverse masse d’acqua, comprese le acque calde della CDW. Le correnti dirette verso sud vengono canalizzate dai canyon, che superano i 700 metri di rilievo, diventando vie preferenziali per il trasferimento di calore verso il continente. La presenza di significativi sedimenti nei canyon suggerisce che questo trasferimento di calore oceanico è in corso da almeno un milione di anni.

Perché è utile sapere tutto ciò?

Questo studio mette in luce l’importanza di comprendere le dinamiche oceaniche nel contesto del cambiamento climatico, evidenziando il loro potenziale impatto sulla stabilità delle calotte glaciali antartiche. Le informazioni raccolte sono cruciali per comprendere come il riscaldamento globale possa influenzare queste immense masse di ghiaccio e, di conseguenza, il livello del mare e i sistemi climatici globali.

Lo studio guidato dall’OGS, con il contributo di diverse università internazionali, offre nuovi spunti sul modo in cui le correnti oceaniche e i canyon sottomarini influenzano i ghiacciai antartici. Questo lavoro sottolinea la necessità di continuare a monitorare e studiare questi fenomeni per prevedere meglio le future evoluzioni della calotta glaciale in risposta ai cambiamenti climatici globali.

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