Nuova tempesta solare in arrivo, sono tutti preoccupati: questo non lo dice nessuno

È in arrivo una nuova tempesta solare a causa della quale di attendono blackout e problemi. Ma cosa succede veramente?

Nuova tempesta solare in arrivo
Nuova tempesta solare in arrivo

Negli ultimi giorni, vari media hanno generato preoccupazioni ingiustificate riguardo a una presunta tempesta geomagnetica e un blackout radio globale previsti per venerdì 26 luglio 2024. Secondo le osservazioni del Solar Dynamic Observatory della NASA, non è prevista alcuna tempesta geomagnetica per quella data. Cosa succede davvero?

Dobbiamo preoccuparci della prossima tempesta solare?

Molti titoli allarmistici come «Blackout mondiale in arrivo», «La NASA lancia l’allarme» e «La tempesta solare più intensa degli ultimi 165 anni» hanno scatenato il panico tra la popolazione. Alcuni articoli hanno persino predetto il ritorno dell’aurora boreale in Italia. La realtà dei fatti, però, è diversa e si può comprendere consultando le informazioni fornite dallo Space Weather Prediction Center del NOAA.

Attualmente, il NOAA non prevede alcuna tempesta geomagnetica per venerdì 26 luglio. Vi è una lieve possibilità di una tempesta geomagnetica «minore» di categoria G1 per sabato 27 luglio, la classe più debole, che potrebbe avere effetti minimi sulle reti elettriche e sulle telecomunicazioni. Anche il sito spaceweather.com, una fonte autorevole per la meteorologia spaziale, riporta una “previsione a bassa probabilità” di eventi significativi. Di conseguenza, è possibile che non si verifichi alcuna tempesta geomagnetica.

Per quanto riguarda i blackout radio, il NOAA valuta per oggi 25 luglio, domani 26 luglio e sabato 27 luglio una probabilità del 30% che non accada nulla, una probabilità del 60% di blackout minori o moderati (quindi su scala locale) e una probabilità del 10% di blackout estesi.

Aurora boreale
Aurora boreale

È fondamentale non confondere le tempeste geomagnetiche con i blackout radio, poiché si tratta di fenomeni fisici diversi con origini diverse. Le tempeste geomagnetiche sono causate da esplosioni di plasma dal Sole, che liberano particelle cariche elettricamente. I blackout radio sono invece provocati da brillamenti solari, ossia intense emissioni di radiazione elettromagnetica ad alta energia (raggi X e ultravioletti lontani). Queste radiazioni ionizzano gli atomi neutri presenti nella ionosfera, alterandone temporaneamente gli equilibri e riducendo la sua efficacia nel riflettere le onde radio, il che può degradare o interrompere le comunicazioni radio.

Quali conseguenze possono esserci

Le tempeste geomagnetiche possono interferire con le comunicazioni radio, ma attraverso un meccanismo meno comune ed efficace rispetto ai brillamenti solari. L’energia delle particelle espulse dal Sole durante una tempesta geomagnetica ionizza la bassa ionosfera, ma gli effetti principali riguardano le reti elettriche e l’operatività dei satelliti.

L’origine degli allarmismi recenti può essere tracciata fino a martedì 23 luglio, quando il NOAA ha emesso un avviso per una possibile tempesta geomagnetica di categoria G2 per il giorno successivo. Questa tempesta non si è verificata e gGli aggiornamenti successivi del NOAA hanno parlato di possibili blackout radio, che però non sono collegati alle tempeste geomagnetiche. I media hanno confuso i due fenomeni, generando titoli allarmistici come «Tempesta solare provocherà blackout».

 

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