Niente vacanze per i minori, la nuova decisione per l’estate: il motivo lascia tutti senza parole

Sempre più spesso le vacanze per i minori sono un divieto. Come sta cambiando il turismo e perchè sempre più spesso non si accettano bambini

Niente vacanze per i minori
Niente vacanze per i minori

Negli ultimi anni, le attività commerciali o ricreative “senza bambini” sono cresciute notevolmente. In molti ristoranti, hotel e compagnie aeree, l’etichetta inglese no kids è diventata comune come “senza glutine” o “vegano”. Questa denominazione è esposta con naturalezza su vetrine e menu, contribuendo a rendere normale questo concetto e a diminuirne l’impatto.

Niente vacanze per i minori in molti luoghi

Recentemente è stato lanciato un sito web dedicato esclusivamente a bed and breakfast e case vacanze per adulti. Il sito promette relax senza urla o capricci, promuovendo gli hotel childfree come luoghi ideali per leggere un libro in pace. Navigando tra le strutture elencate, si scopre che in Italia ci sono oltre 200 alloggi di questo tipo, con il Trentino-Alto Adige in testa con 60 strutture, seguito dalla Sardegna con 22. Escludendo i resort di lusso, troviamo anche agriturismi e parte della rete degli alloggi ecosostenibili. Per molte strutture gli ospiti devono avere almeno 14 anni, ma sono spesso ammessi piccoli cani. Se si chiama per prenotare con un bambino, viene risposto spesso che si accettano bambini solo da 14 anni in su.

Alcuni hotel spiegano chiaramente le loro motivazioni. Un albergo in Alto Adige scrive che accettano solo adulti non perché non amino i bambini, ma perché alcuni ospiti cercano vacanze tranquille. Come esistono hotel per famiglie, coppie o congressi, questi hanno scelto di rivolgersi a chi viaggia senza bambini. In queste strutture ricettive non troverete bambini che giocano nella sala da pranzo o che fanno schiamazzi in piscina. Anche i genitori che desiderano tempo per sé apprezzano questa atmosfera di pace.

Perchè molti non vogliono bambini in vacanza
Perchè molti non vogliono bambini in vacanza

Questa scelta non è una discriminazione, ma una diversificazione dell’offerta. Esistono molte strutture in Italia e all’estero che offrono servizi per famiglie con bambini, come animazione, baby sitting, fasciatoi e seggioloni. Gli alberghi per soli adulti invece, offrono silenzio e tranquillità, senza le urla dei bambini.

Le polemiche e le scelte delle strutture

La questione solleva un dibattito acceso sui social e nelle chat. Molti si indignano per le implicazioni morali del divieto, mentre altri lo vedono come una scelta economica e di posizionamento sul mercato. I locali no kids rispondono a una domanda crescente, come evidenziano vari studi.

Esiste una categoria di persone che non hanno figli e non li vogliono. Questo gruppo rappresenta una nicchia di mercato definita e particolarmente appetibile. Secondo la Federal Reserve, le coppie senza figli hanno redditi e patrimoni superiori alla media, che investono in viaggi più frequenti ed esclusivi. All’estero, la tendenza è già più radicata e il dibattito meno acceso. In Corea del Sud, molti hotel limitano l’accesso alla piscina per i minorenni o lo vietano del tutto. Anche alcune compagnie aeree si sono adattate: Japan Airlines permette di vedere dove sono seduti i bambini sotto i 2 anni per evitarli, mentre Corendon Airlines offre una zona “only adult” a pagamento.

 

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