In Finlandia c’è un grande problema per quanto riguarda la natalità, ma il paese ha già una soluzione pronta al problema.
In Europa la denatalità è un problema crescente che colpisce molti paesi inclusa l’Italia, dove ogni anno il numero di studenti diminuisce di circa 110-120mila persone. Il calo demografico è una sfida diffusa anche nel resto dell’Unione Europea, spingendo a cercare soluzioni innovative per mantenere attivi gli istituti scolastici e riempire i banchi vuoti.
La Finlandia è in crisi ma ha una soluzione
Una proposta interessante arriva dalla Finlandia, attraverso la startup Finest Future. L’idea è quella di reclutare studenti con buoni voti da Paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina per le scuole che lo richiedono. In questo modo, gli studenti stranieri possono accedere a un sistema scolastico di alta qualità, mentre le scuole finlandesi evitano di svuotarsi. Oltre a ricevere un’educazione gratuita, questi giovani potrebbero decidere di rimanere in Finlandia una volta completati gli studi, contribuendo così alla crescita economica del paese che ha difficoltà ad attrarre lavoratori stranieri qualificati. Attualmente, più di 1.500 studenti stranieri partecipano a questo programma.
Le previsioni demografiche per la Finlandia sono preoccupanti: si stima che entro il 2030 il numero di minori potrebbe diminuire del 10%, e del 20% entro il 2040. Le scuole nelle zone rurali sono le più colpite, a causa delle poche nascite e della migrazione verso le città, con centinaia di istituti già chiusi. Questa situazione è simile a quella italiana, dove si prevede la chiusura di almeno 1.200 scuole nei prossimi cinque anni, secondo una ricerca della rivista Tuttoscuola.
Finest Future mira ad aumentare il numero di studenti stranieri nelle scuole secondarie, che oggi contano 110mila studenti, aggiungendone 15mila ogni anno. Alcune scuole più piccole accolgono già più studenti stranieri che locali. Questi giovani devono imparare la lingua finlandese e adattarsi a un clima rigido e a una cultura diversa, ma l’opportunità di un’educazione di qualità gratuita, che può proseguire anche all’università, è un vantaggio significativo per chi proviene da contesti differenti.
La scelta delle scuole finlandesi
Le scuole finlandesi accolgono favorevolmente questo programma perché il governo centrale fornisce finanziamenti per ogni nuovo studente, indipendentemente dalla nazionalità, purché ci siano posti disponibili. La Finlandia però ha difficoltà ad attrarre lavoratori stranieri, soprattutto quelli con competenze elevate, con solo il 9% della popolazione nata all’estero, una percentuale simile a quella dell’Italia.
Peter Vesterbacka, co-fondatore di Finest Future, sostiene che gli studenti stranieri che studiano in Finlandia sono più propensi a restare nel paese e diventare lavoratori qualificati, contribuendo così alla produttività e alla ricchezza nazionale. Resta da vedere se questo modello possa funzionare su scala più ampia. Il governo di Helsinki, una coalizione di conservatori e nazionalisti di estrema destra, ha espresso scetticismo riguardo al finanziamento dell’istruzione per studenti stranieri.