È tornata la mucillagine nel mare italiano, macchie scure sono presenti in queste regioni

La mucillagine è tornata nelle acque del mare italiano, con la presenza di macchie scure che sono state segnalate in diverse regioni costiere.

Mucillagine in mare
Mucillagine in mare

Negli ultimi mesi, diverse regioni lungo le coste dell’Italia hanno segnalato la presenza di mucillagine nel Mar Adriatico. Questo fenomeno, caratterizzato da macchie scure e occasionalmente maleodoranti, si è diffuso lungo le zone costiere, dall’Alto Adriatico fino all’Abruzzo, toccando anche la Riviera romagnola e altre località.

Tornata la mucillagine nel mare italiano

Le mucillagini sono aggregati vischiosi di sostanza organica, composti principalmente da acqua, polisaccaridi e proteine. Questi materiali sono prodotti da alghe, in particolare dal fitoplancton, che sotto certe condizioni ambientali come alte temperature e bassa dinamicità dell’acqua, tendono a aggregarsi formando masse gelatinose.

Secondo quanto riportato da Arpa FVG, le mucillagini sono costituite per la maggior parte da acqua, con una composizione di polisaccaridi dominati dal galattosio e proteine. Queste sostanze possono variare in aspetto e dimensioni, passando da aggregati a fiocchi o filamenti più estesi e spessi, tendendo a scurirsi man mano che invecchiano.

Il fenomeno delle mucillagini non è nuovo: hanno documentato sin dal 1800 lungo le coste adriatiche. Nonostante l’aspetto poco invitante e l’odore sgradevole, le mucillagini non sono considerate sostanze tossiche e non rappresentano un rischio per la fauna marina o per la salute del mare.

Mucillagine nel mare italiano
Mucillagine nel mare italiano

Ma la presenza di mucillagine può creare disagi significativi per le attività umane. Ad esempio, i pescatori si trovano spesso a dover pulire le reti frequentemente, mentre i turisti potrebbero evitare le spiagge interessate. Inoltre, le mucillagini possono compromettere l’esperienza di balneazione a causa della loro consistenza viscosa.

Opinione degli esperti

Cristina Mazziotti, responsabile di Daphne presso Arpae, ha sottolineato che il fenomeno della mucillagine è naturale e ciclico. Ha chiarito che la presenza di mucillagine nel 2024, come in passato, è una variabile ambientale normale e tende a scomparire rapidamente con il cambio delle condizioni meteorologiche.

Secondo Mazziotti, è impreciso associare le mucillagini ai cambiamenti climatici o all’inquinamento marino, poiché hanno osservato il fenomeno periodicamente nel corso dei secoli. Ha inoltre evidenziato che le mucillagini erano state precedentemente avvistate nel 2018 e poi erano scomparse per diversi anni.

Sebbene la comparsa di mucillagine possa generare preoccupazioni locali, è importante mantenere la calma e monitorare attentamente l’evoluzione di questo fenomeno. Le autorità locali e gli enti di ricerca devono continuare a studiare le cause e gli effetti delle mucillagini per adottare misure adeguate di gestione e mitigazione.

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