Hai mai sentito parlare di quei misteriosi segni bianchi e rossi che incontri sui sentieri di montagna? Sai come fare a leggere queste mappe?
Sono un po’ come le mappe del tesoro per gli escursionisti, indicazioni lasciate dal CAI per guidarci attraverso paesaggi mozzafiato e avventure indimenticabili. Se non vuoi perderti nel verde dovresti leggere qui.
Il linguaggio segreto dei sentieri
I segnali del CAI sono un po’ come le tue briciole di pane, lasciate per indicarti la strada giusta. Ma a differenza di Pollicino, qui non troverai solo briciole, ma un vero e proprio linguaggio fatto di colori, simboli e numeri.
Iniziamo dai cartelli, quelli che trovi all’inizio di un sentiero o in corrispondenza di un bivio. Sono come delle piccole guide turistiche, che ti indicano la direzione da prendere, la distanza da percorrere e il tempo stimato per raggiungere la tua meta. Sono facili da riconoscere: fondo bianco, punta rossa (a volte con una sigla) e un numero ben visibile.
I segnavia bianchi e rossi sono un po’ come i fari di un’isola deserta: ti indicano la giusta direzione e ti rassicurano sul fatto di essere sulla strada giusta. Li trovi dipinti su rocce, tronchi d’albero o paletti, e sono particolarmente utili nei tratti più difficili o esposti. A volte, insieme alle bande colorate, trovi anche un numero: questo è utile per distinguere tra più sentieri che si incrociano.
Altri segnali
In zone più aperte, come prati o pascoli, dove è difficile trovare rocce o alberi su cui dipingere i segnavia, entrano in gioco i picchetti. Sono dei pali di legno colorati, alti circa un metro, che indicano la direzione da seguire. Sono un po’ come dei piccoli soldati che fanno la guardia al sentiero.
Oltre ai segnali più comuni, puoi trovare anche cartelli che ti avvisano di eventuali pericoli o ti danno informazioni utili. Ad esempio, un cartello con una bandiera rossa e bianca e una scritta che indica “sentiero per escursionisti esperti” significa che stai per affrontare un percorso più impegnativo.
Infine, ci sono gli ometti di pietra, piccole piramidi costruite con sassi. Sono un po’ come i tesori nascosti dei sentieri: trovarli è sempre una piccola soddisfazione. Sono particolarmente utili in zone dove la neve può coprire i segnavia e dove è difficile trovare punti di riferimento fissi. Imparare a leggere i segnali del CAI è fondamentale per chiunque voglia avventurarsi sui sentieri di montagna. È come avere una mappa segreta che ti guida attraverso paesaggi incantati e ti permette di scoprire angoli nascosti della natura.