Autovelox in estate, esodi e nuove regole: cambia tutto per i controlli, bisogna prestare molta più attenzione.
Dopo 14 anni di attesa, il Decreto Infrastrutture-Interno dell’11 aprile 2024 è finalmente entrato in vigore, giusto in tempo per l’inizio della stagione dei grandi esodi estivi. Questo decreto introduce una serie di regole specifiche per il posizionamento e l’uso degli autovelox. Le nuove norme dipendono dal tipo di strada e dall’apparecchiatura utilizzata, che può essere fissa o mobile. Queste però non si applicano ai controlli effettuati direttamente dagli agenti di polizia, ma riguardano le rilevazioni a distanza con successiva notifica del verbale, che rappresentano la maggioranza dei casi.
Per le strade urbane e extraurbane non principali, il decreto stabilisce che i controlli possono essere effettuati solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:
– Alta incidentalità: deve essere dimostrata attraverso un’analisi degli incidenti e delle velocità registrate nei cinque anni precedenti.
– Impossibilità di fermare immediatamente i trasgressori: dovuta a situazioni contingenti o caratteristiche geometriche della strada che rendono difficile o pericoloso fermare i veicoli immediatamente.
Un elemento fondamentale per la legittimità delle postazioni di controllo è la segnaletica di preavviso. Questa è una peculiarità unica tra le violazioni amministrative. Secondo il Decreto Legislativo 121/2002 e l’articolo 142, comma 6-bis del Codice della strada, è obbligatorio posizionare una segnaletica di preavviso a monte della postazione di controllo, sia essa fissa o mobile. Le distanze per il posizionamento dei preavvisi variano in base al tipo di strada: 250 metri per autostrade e strade extraurbane principali, 150 metri per strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento, e 80 metri per le altre strade, come stabilito dal Decreto del Ministero dei Trasporti del 15 agosto 2007.
Ogni postazione di controllo deve essere accompagnata da un dettagliato fascicolo che certifichi il rispetto di tutte le condizioni di legittimità per il posizionamento dell’impianto. Questo fascicolo deve includere anche la documentazione relativa alla corretta taratura e alla verifica periodica dell’apparecchiatura.
Le numerose regole con le loro complessità e possibili ambiguità interpretative, sollevano la questione della regolarità dei verbali di violazione nel caso in cui una singola condizione non venga rispettata. Inoltre, c’è ancora in sospeso la questione sollevata recentemente dalla Cassazione con l’ordinanza 10505/2024, che richiede l’omologazione di ogni apparecchio di rilevazione. Finora, il Ministero delle Infrastrutture ha proceduto solo con semplici approvazioni, nonostante la necessità di un’omologazione formale.
Vista la delicatezza e la complessità della materia, è prevedibile che si verificheranno numerose controversie legali. Ogni possibile interpretazione delle nuove regole potrebbe portare a orientamenti diversi e a un aumento dei ricorsi contro i verbali di violazione.
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