In Italia vive una specie molto pericolosa, il cui morso è altamente velenoso e può causare gravi danni alla salute. Fai molta attenzione.
Un antidoto innovativo è stato creato per combattere il veleno della Vedova Nera Mediterranea, un ragno estremamente pericoloso. Questo nuovo antiveleno mira a neutralizzare l’alfa-latrotossina, una potente neurotossina presente nel veleno della vedova nera mediterranea, noto anche come malmignatta. Questo ragno è tra i più pericolosi in Italia, insieme al ragno violino. Ma come è stato sviluppato questo nuovo antidoto e cosa lo rende superiore rispetto a quello attualmente in uso?
Il morso della vedova nera mediterranea, sebbene non letale come quello della vedova nera nordamericana (Latrodectus mactans), può comunque causare gravi sintomi, soprattutto in persone vulnerabili. L’alfa-latrotossina può indurre latrodectismo, una condizione caratterizzata da ipertensione, mal di testa, dolori intensi, convulsioni, sudorazione, nausea e vomito. In situazioni severe, può portare a necrosi dei tessuti, perdita di coscienza, coma e morte. Un esempio è il caso di un cinquantenne di Barletta, che è stato salvato grazie a un antidoto fornito dal Centro nazionale Antiveleni “Maugeri” di Pavia.
L’antiveleno attualmente in uso viene prodotto con anticorpi derivati dai cavalli, il che può causare reazioni avverse come la “malattia da siero” e lo shock anafilattico. Questi effetti collaterali sono dovuti alla presenza di proteine non umane nel siero.
Il nuovo antidoto è basato su anticorpi umani, rendendolo il primo nel suo genere e significativamente più sicuro. Un team internazionale di ricercatori, guidato dagli scienziati dell’Istituto di Biochimica, Biotecnologia e Bioinformatica dell’Università Tecnica di Braunschweig, ha utilizzato la tecnica del “phage display” per identificare anticorpi umani efficaci contro l’alfa-latrotossina. Tra miliardi di anticorpi testati, uno in particolare, chiamato MRU44-4-A1, ha dimostrato una capacità di neutralizzazione estremamente elevata.
Questo anticorpo promette un antiveleno commerciale molto più sicuro rispetto a quelli attuali di origine equina. Ma sono necessari ulteriori studi per sviluppare antidoti contro il veleno di altre specie di vedova nera. Il dottor Hust, coordinatore della ricerca, ha dichiarato: “Per la prima volta presentiamo anticorpi umani che mostrano la neutralizzazione del veleno del ragno della vedova nera in un test cellulare. Abbiamo deciso di sostituire i sieri di cavallo con anticorpi umani ricombinanti per ottenere un prodotto migliore per i pazienti ed evitare l’uso di cavalli per la produzione di siero.”
Le vedove nere europee prediligono le zone calde e aride della macchia mediterranea, ma stanno espandendo il loro habitat a causa del cambiamento climatico. Avere un antiveleno più sicuro ed efficace sarà importante per affrontare l’aumento dei casi di latrodectismo. Fortunatamente, questi ragni mordono solo se provocati e tendono a evitare le abitazioni umane.
Tra i musei più visitati d’Italia, al primo posto si piazza la Città Eterna con…
CioccoTuscia è l’evento più dolce di tutto il mese di ottobre, e prende vita proprio…
Le Terme di Saturnia, riconosciute tra le migliori destinazioni in Italia e in Europa, conquistano…
Scopri quali aeroporti europei richiedono più tempo per raggiungere il gate e come pianificare al…
Un cambiamento importante è in arrivo, una novità che potrebbe influenzare profondamente una delle destinazioni…
Queste sono le migliori sagre di ottobre in Italia nel 2024: anche il mese appena…