Una città ha preso una drastica decisione: non costruire più alberghi. Il motivo lascia senza parole, ma è facilmente intuibile e comprensibile.
L’overtourism, una sfida che minaccia molte delle destinazioni più amate del mondo, si materializza quando la quantità di turisti che affollano un luogo supera la sua capacità di accoglierli, portando a conseguenze negative sia per l’ambiente che per i residenti locali.
Le radici di questo problema sono intricate e interconnesse. La globalizzazione e la crescente facilità di accesso ai viaggi internazionali hanno reso più accessibile esplorare nuove destinazioni, mentre l’esplosione dei social media ha amplificato la visibilità di molti luoghi, attirando un flusso costante di viaggiatori. Questo ha generato una congestione turistica in alcune zone, a volte a discapito di altri luoghi altrettanto affascinanti ma meno conosciuti.
Le conseguenze dell’overtourism, che ha ormai un impatto globale, non risparmiano l’Italia e vanno oltre il semplice sovraccarico di visitatori. Il degrado ambientale rappresenta una delle preoccupazioni principali: l’elevata concentrazione di turisti può causare danni irreparabili agli ecosistemi locali, inquinare le risorse idriche e danneggiare siti storici e culturali. Inoltre, l’alto afflusso turistico esercita una pressione sui servizi pubblici locali come i trasporti, i servizi sanitari e la gestione dei rifiuti, riducendo la qualità della vita per i residenti. Non meno significativo è l’impatto sul mercato immobiliare, con l’espansione del turismo di massa che rende più difficile trovare una casa in molte città e spinge molti proprietari a destinare le loro proprietà all’affitto turistico a breve termine, anziché al mercato residenziale.
Amsterdam, una delle mete turistiche più popolari al mondo, ha deciso di affrontare il fenomeno dell’overtourism con azioni concrete. Dopo aver avviato una campagna per scoraggiare l’arrivo di turisti nel marzo 2023, la città ha ora deciso di vietare la costruzione di nuovi alberghi.
Il Consiglio della capitale ha annunciato che l’intera città diventerà una “no-zone” per i nuovi alberghi, con l’eccezione di quelli già autorizzati. I nuovi alberghi saranno consentiti solo in sostituzione di strutture esistenti, a condizione che il numero complessivo di posti letto non aumenti. Inoltre, sarà imposto un limite annuo di 20 milioni di pernottamenti, e si incoraggerà la costruzione di nuovi alberghi al di fuori del centro cittadino, con un’attenzione particolare alla sostenibilità.
L’aumento della tassa per i viaggiatori da 8 a 11 euro e l’idea di introdurre un biglietto d’ingresso per tutti i visitatori giornalieri sono altre misure che Amsterdam sta valutando per gestire meglio il flusso turistico e proteggere la qualità della vita dei suoi residenti. Queste azioni rappresentano un tentativo deciso di bilanciare l’attrattiva turistica della città con il benessere delle comunità locali.
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