“Non taggare questa spiaggia”, l’originale e innovativa iniziativa contro l’overtourism lanciata per proteggere le bellezze naturali di questa splendida località turistica.
Con l’arrivo dell’estate, molte destinazioni turistiche di grande bellezza devono affrontare i problemi legati all’overtourism. Maiorca, una delle splendide isole delle Baleari e amata soprattutto dai giovani, non fa eccezione. L’amministrazione dell’isola ha quindi deciso di lanciare un’iniziativa particolare, ispirata da una campagna social dello scorso anno. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
L’overtourism, o sovraffollamento turistico, è una questione che riguarda numerose destinazioni in tutto il mondo, portando con sé diverse problematiche: dallo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali all’aumento dei rifiuti, fino alla difficoltà per i visitatori di godersi veramente il loro viaggio. I residenti ne soffrono in modo particolare, vedendo peggiorare la qualità della loro vita quotidiana a causa del flusso incessante di turisti.
Per combattere questo fenomeno, molte città hanno adottato misure drastiche. Venezia, ad esempio, ha introdotto un ticket d’ingresso per controllare il numero dei visitatori. All’estero, Amsterdam ha scelto di non costruire più hotel per limitare gli arrivi, mentre Ibiza ha imposto il divieto di vendita di alcolici nelle ore notturne in alcune zone. Anche Maiorca ha deciso di prendere provvedimenti per contrastare l’overtourism, prendendo spunto da una campagna social che aveva ottenuto grande successo l’anno scorso.
La nuova iniziativa di Maiorca si basa sullo slogan “Non taggare questa spiaggia”, che è diventato un mantra diffuso sull’isola. Nell’estate del 2023, un’agenzia di comunicazione locale ha lanciato questa campagna, mirata a spingere i visitatori a non taggare le località più esclusive dell’isola sui social media. L’obiettivo era evitare che queste aree venissero invase da folle di turisti.
Quest’anno, l’amministrazione di Maiorca ha deciso di fare un passo avanti, chiedendo all’agenzia di estendere la campagna. Lo slogan è stato quindi stampato su centinaia di adesivi, distribuiti ai residenti e ai commercianti dell’isola. Questi adesivi vengono attaccati ovunque, invitando i turisti a non condividere online foto e dettagli precisi delle loro visite. L’intento è sempre lo stesso: proteggere le calette più nascoste e sconosciute, preservandone la bellezza incontaminata per coloro che riescono a scoprirle.
Virginia Moll, direttrice dell’agenzia di comunicazione, ha spiegato l’origine dell’iniziativa: “L’idea è nata dal successo della campagna online. La gente ci chiedeva qualcosa di tangibile, che potesse raggiungere più persone anche al di là degli schermi“. Moll ha sottolineato che il sovraffollamento non solo rende il soggiorno più costoso per i residenti, ma peggiora anche la loro qualità della vita. Anche i turisti ne risentono, trovando meno godibile la loro esperienza. La campagna cerca quindi di coinvolgere i visitatori nella ricerca di soluzioni per questo problema, portando la lotta contro l’overtourism su un nuovo livello.
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