In pochi sanno dove si trova l’aeroporto migliore del mondo. È in un paese che non ti aspetteresti mai, ecco dove.
Nel cuore del Giappone, nel suggestivo Kansai, una regione ricca di storia e spiritualità, si erge un aeroporto che brilla per la sua affidabilità senza eguali nel mondo. Posizionato su un’isola artificiale nella splendida Baia di Ōsaka, questo aeroporto, inaugurato nel lontano 1994, porta la firma dell’acclamato architetto italiano Renzo Piano.
L’aeroporto di Kansai è il frutto di un’opera ingegneristica e architettonica straordinaria che ha saputo coniugare brillantemente forma e funzione. È il primo aeroporto galleggiante al mondo, con una struttura imponente che si estende per 4,37 chilometri in lunghezza e 1,25 chilometri in larghezza, sostenuta da oltre un milione di pali che penetrano il fondale marino fino a 40 metri di profondità, attraversando strati di acqua e fango.
Questo progetto mastodontico ha richiesto investimenti colossali, diventando un simbolo di ingegneria moderna: 20 anni di progettazione, 8 anni di costruzione e un budget di 15 miliardi di dollari. L’isola artificiale su cui poggia l’aeroporto è distante 3 chilometri dalla terraferma e collegata ad essa da un ponte a due livelli, uno per il traffico su strada e l’altro per quello ferroviario. Una struttura concepita con l’attenzione al minimo dettaglio, progettata per adattarsi al progressivo abbassamento dell’isola mantenendo una perfetta integrità strutturale.
L’aeroporto di Kansai ha dimostrato la sua robustezza sfidando anche i venti impetuosi di un tifone nel 1998, rimanendo indenne. I suoi successi non sono passati inosservati: nel 2001 è stato riconosciuto come una delle dieci strutture più significative nel campo dell’ingegneria civile del Millennio dall’American Society of Civil Engineers.
Ma la sua fama non si limita solo all’ingegneria. Nel 2024, in occasione del suo trentesimo anniversario, l’Aeroporto Internazionale di Kansai celebra un record straordinario: nessun bagaglio è mai stato perso dalle sue partenze. Questo dato sorprendente, riportato con orgoglio dal Corriere della Sera, evidenzia un livello di efficienza e precisione che si è mantenuto intatto nonostante le sfide dei tempi moderni, compresa la pandemia da Covid-19 che ha messo a dura prova molti aeroporti nel mondo.
Va sottolineato che questo record si riferisce esclusivamente ai bagagli gestiti dall’aeroporto stesso e non tiene conto di eventuali smarrimenti avvenuti altrove durante il viaggio. È un risultato che testimonia la straordinaria sinergia tra la precisione giapponese e il genio italiano, creando un’infrastruttura che continua a suscitare ammirazione in tutto il mondo.
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