Ecco l’idea che sta rivoluzionando il mondo della bellezza: utilizzare gli scarti delle lavorazioni alimentari come ingredienti di cosmetici.
Ci crederesti se ti dicessi che dagli scarti alimentari, potrebbero nascere dei prodotti di bellezza ricchi di principi attivi efficaci? Io non ci avrei mai creduto. Infatti ne sono rimasta stupida positivamente e adesso devo subito condividere con voi cosa ho scoperto.
Cosa è l’upcycle beauty?
L’upcycle beauty non è altro che la trasformazione di sottoprodotti che altrimenti diventerebbero scarti, attraverso processi sostenibili. Vi spiego meglio: immaginate di farvi una bella spremuta d’arancia. Dopo aver ottenuto il succo, vi ritrovate a buttare inevitabilmente le bucce. In questo caso, le bucce vengono recuperate e diventano uno shampoo o un bagno schiuma.
Oppure possiamo pensare allo zafferano: dopo aver preso i pistilli dalla pianta, ci rimangono i fiori, da utilizzare come tonico, grazie ai suoi polifenoli all’interno. In Francia, gli scarti dell’uva si trasformano in prodotti antietà grazie al resveratrolo. In Italia, l’acqua di vegetazione delle olive diventa un elisir di giovinezza ricco di idrossitirosolo. L’upcycle beauty non conosce confini: mele, arance, pomodori, cacao, albicocche, mandorle… la natura è una miniera di tesori nascosti!
Perchè utilizzare l’upcycle beauty?
L’upcycle beauty sta emergendo come il futuro della cosmesi per diverse ragioni convincenti. In primo luogo, c’è la questione della sostenibilità. Questo approccio riduce gli sprechi e l’impatto ambientale, trasformando materie prime precedentemente considerate rifiuti in ingredienti preziosi per la bellezza. Ma non è solo una questione di salvaguardia dell’ambiente. Gli ingredienti upcycled spesso offrono anche un’efficacia superiore rispetto a quelli tradizionali. Essendo più concentrati, possono fornire risultati più visibili e duraturi.
Inoltre, l’upcycle beauty spinge verso l’innovazione. La possibilità di utilizzare materiali precedentemente trascurati apre la porta a nuovi prodotti e formule inedite, stimolando la creatività e l’avanzamento nell’industria cosmetica. E non dimentichiamo la convenienza. Creare cosmetici di alta qualità a prezzi accessibili diventa una realtà grazie alla disponibilità di ingredienti upcycled. Questo significa che la bellezza sostenibile diventa accessibile a un pubblico più ampio, rendendo il settore più inclusivo e democratico.
Ma arriviamo al dunque perchè so che siete curiose: quali sono i brand che hanno iniziato ad approcciarsi a questo nuovo fantastico mondo? Vediamo farne parte l’Erbolario, Collistar, Bioclin, Nuxe… ma sempre più aziende italiane si aprono a questo nuovo modo di produrre cosmetici. Anche i big della profumeria offrono essenza upcycled e si presume che questo mercato potrebbe valere 4 miliardi di dollari entro 10 anni.