Sushi, samurai e tecnologia all’avanguardia: il Giappone è un paese che da sempre affascina e conquista. Conviene davvero trasferircisi?
Partendo dal presupposto che mi piacerebbe provare a vivere in ogni angolo di mondo, devo dirvi che qualche mese o anche un anno in Giappone, ce lo trascorrerei. Sarebbe un modo ottimo per scoprire un paese stupendo e tanto diverso dal nostro. Oggi quindi entriamo nel vivo di un’esperienza diretta, raccontata da un italiano che ha deciso di mollare tutto per trasferirsi in Giappone e provare l’ebbrezza del lavoro part-time.
Dimenticatevi gli stipendi da nababbi che immaginavate: la realtà, come spesso accade, è un po’ diversa. Il nostro connazionale ci racconta che, in un konbini (quei minimarket aperti 24 ore su 24 che pullulano in ogni angolo del Giappone), la paga per un turno diurno di 5 ore è di circa 760 yen, che diventano 1.300 per il turno notturno (dalle 22 alle 8). Tradotto in euro, si parla di circa 8 euro l’ora, una cifra non proprio entusiasmante, soprattutto se si considera il costo della vita in Giappone.
Tuttavia, c’è un “ma”: la tassazione in Giappone funziona in modo diverso rispetto all’Italia. Questo significa che, sulla carta, lo stipendio potrebbe sembrare basso, ma in realtà la somma netta che arriva nelle tasche del lavoratore potrebbe essere più alta di quanto ci si possa aspettare.
Il Giappone è un paese intriso di grande spirito futuristico, con città caratterizzate da imponenti grattacieli, vivaci luci al neon e tecnologie all’avanguardia. La tecnologia avanzata è onnipresente, e i sistemi di trasporto pubblico sono incredibilmente efficienti e confortevoli. Nonostante questa visione contemporanea, il Giappone mantiene saldi i legami con il suo ricco passato, la sua cultura e le sue tradizioni millenarie. Il Giappone pur essendo proiettato verso il futuro con le sue metropoli vivaci e innovative e una delle tecnologie più avanzate del pianeta, riesce a integrare armoniosamente questa modernità con le sue radici tradizionali.
I lavori part-time in Giappone sono molto diffusi, soprattutto tra gli studenti che cercano di arrotondare durante il tempo libero. Ma non solo: anche casalinghe e pensionati spesso scelgono di svolgere questo tipo di attività per integrare il reddito familiare e trascorrere al meglio il tempo invece di stare in casa ad annoiarsi.
Lavorare in Giappone, anche part-time, può essere un’esperienza molto interessante e arricchente. Ma è importante partire con le giuste aspettative: lo stipendio potrebbe non essere quello che ci si immagina e la vita in Giappone non è sempre facile. Se state pensando di trasferirvi, quindi, valutate bene tutti i pro e i contro e preparatevi ad affrontare eventuali difficoltà.
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