Allarme a Roma per una nuova tempesta di sabbia proveniente dal Sahara. gli esperti consigliano ai cittadini di non uscire di casa. Ecco cosa sta succedendo in queste ore.
A fine marzo, un’ordinanza del Campidoglio aveva attivato misure antismog a causa della polvere sahariana che aveva incrementato la concentrazione di particolato PM10. Ora l’allarme si ripresenta, poiché è atteso l’arrivo di un’altra tempesta di sabbia dal deserto africano.
Allarme a Roma per la sabbia del Sahara
In questi giorni è atteso il passaggio di una tempesta di sabbia su Roma e gran parte della provincia di Latina, inclusa l’area sud del litorale romano e le zone di Laurentino, Eur e Ostia. Questa tempesta, simile a quella che ha colpito la Capitale durante il periodo pasquale, porterà con sé precipitazioni di sabbia che supereranno i mille microgrammi per metro quadrato. L’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) del Lazio ha evidenziato che la concentrazione di PM10 potrebbe superare i limiti di legge, peggiorando la qualità dell’aria. Già in passato, la quantità elevata di polveri ha causato preoccupazioni significative.
In risposta alla tempesta di fine marzo, il Campidoglio aveva emesso un’ordinanza estendendo il divieto di circolazione per i veicoli più inquinanti nella nuova ZTL “Fascia Verde” fino al 31 ottobre 2024. Tuttavia, l’arrivo della nuova tempesta potrebbe aggravare ulteriormente la qualità dell’aria su Roma e nelle zone meridionali del Lazio, con livelli di PM10 che potrebbero rendere l’aria “pessima”, come già definito dall’Arpa.
Gabriele Serafini, fondatore di Meteo Lazio e membro di Ampro (Associazione Meteo Professionisti), ha dichiarato che si tratta di “un fenomeno abbastanza ricorrente in primavera, quando l’atmosfera a queste latitudini inizia a subire mutamenti a causa del passaggio di stagione”.
Cosa dicono gli esperti
Gli esperti, tra cui Francesco Lombardi, pneumologo del policlinico Gemelli e segretario del gruppo di studi sulla Bpco della Sip (Società italiana di pneumologia), consigliano agli asmatici, a chi soffre di bronchite cronica ostruttiva e alle persone più vulnerabili, di utilizzare mascherine Ffp2 che agiscono da filtro, e di evitare di uscire durante le ore di maggiore concentrazione di polveri e inquinanti. “Siamo già abbastanza esposti a un particolato inorganico, basato principalmente sull’inquinamento da combustioni – continua Lombardi – Avere più polveri sottili vuol dire esporre di più le vie alte respiratorie. Le PM10 possono causare irritazioni, faringiti, tracheiti”. Secondo le previsioni meteorologiche, le polveri derivanti dalle tempeste del Sahara dovrebbero diminuire nelle prossime settimane, offrendo un po’ di sollievo alla popolazione.