“Finalmente sola!”. Quante volte pronunciamo questa frase con sollievo dopo una giornata frenetica o un incontro impegnativo?
In fondo, stare da sole è un diritto, un momento sacro da ritagliarsi per coccolarsi, ascoltarsi e riscoprirsi. Non significa isolarsi dal mondo, ma piuttosto concedersi uno spazio per respirare, per stare bene con se stesse e ritrovare il proprio equilibrio.
Perché la solitudine fa bene?
Chi non viaggia da solo o semplicemente chi non riesce a stare solo, non può capire i grandi vantaggi di questa semplice azione. Per me è fondamentale ritagliarmi i miei spazi e concedermi anche delle vere e proprie esperienze a tu per tu con me stessa. Come ad esempio quando mi sono portata in Lapponia per ben 3 volte, guidando la mia Micra in compagnia di me stessa e della mia cagnolina Enya.
Grazie a quelle esperienze, ho capito moltissime cose: oltre che sul mondo, su me stessa. Ecco perché infatti, stare sola fa bene. Nel silenzio e lontana dal rumore del mondo, riuscivo ad ascoltare la mia voce interiore, a capire i miei desideri più profondi e a dare risposta a quelle domande che da tempo mi balenavano in testa.
Stare da sola mi ha anche permesso di fare chiarezza sui rapporti che ho, di distinguere le persone che contano davvero e quelle che sono di passaggio. Sopratutto, che io sono benissimo in grado di fare tutto da sola, anche senza l’aiuto di nessuno. Ovviamente nei limiti, se mi si forava una ruota della macchina, avrei comunque avuto bisogno del meccanico.
Come ritagliarsi del tempo per la solitudine?
Non è necessario isolarsi per giorni interi. Non vi servirà fare come me, prendere e partire per mesi, a 4000 km da casa. Se volete farlo, vi assicuro che non ve ne pentirete, ma sappiate bastano anche piccoli momenti di solitudine quotidiana per beneficiare dei suoi doni.
Possiamo ritagliarci del tempo per stare da sole al mattino presto, durante la pausa pranzo, o la sera prima di andare a dormire. L’importante è scegliere un luogo tranquillo dove non saremo disturbate e dove potremo staccare completamente la spina dal mondo esterno. Il mio momento preferito ad esempio è la sera, dopo una giornata di lavoro.
La cosa fondamentale da capire è che la solitudine non è una condanna o una cosa da cui scappare, ma un’opportunità per crescere e migliorare. Il mio consiglio è quindi di imparare a farci amicizia, anche ad amarla, e a sfruttarla per diventare la nostra versione più bella e luminosa che ci sia.