Una città dentro la città. Questa volta però non parliamo di riproduzioni ma di un vero e proprio quartiere che non c’entra nulla con la metropoli che lo ospita.
In giro per il mondo è facile trovare riproduzioni di edifici o di città in giro per il mondo. Basti pensare a Las Vegas, dove tutto è riprodotto, o alle molteplici copie della Statua della Libertà, arrivate in ogni angolo del paese. Oggi scopriamo insieme una piccola città in una metropoli, un quartiere che non ha nulla a che vedere con la metropoli che lo ospita ma che richiama un altro paese.
Se mai aveste pensato che Roma avesse svelato tutte le sue carte, preparatevi a restare sbalorditi dalla sua “Piccola Londra”, un gioiello nascosto che vi trasporterà istantaneamente dalle sponde del Tevere a quelle del Tamigi. La grandezza di Roma è tale da celare, persino agli occhi dei suoi abitanti più esperti, un numero incalcolabile di monumenti, chiese, edifici e parchi. In questo intricato labirinto urbano, si nasconde un luogo unico: la Piccola Londra. Il suo nome deriva non solo dalla sua posizione privilegiata, ma anche dalla sua aura, che evoca i suggestivi scenari londinesi. Questo angolo segreto è una strada discreta, riservata esclusivamente agli abitanti della zona e nascosta al pubblico.
Situata in una traversa del Viale del Vignola, a breve distanza dallo Stadio Flaminio, la Piccola Londra è un’oasi nel cuore della città. Vicina al MAXXI (Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo) e al Museo di Villa Giulia, celebre per la sua straordinaria collezione etrusca, la strada in questione è Via Bernardo Celentano.
Gli edifici che compongono la Piccola Londra sono caratterizzati da facciate eleganti, giardini privati e una struttura a basso sviluppo, con al massimo tre piani. L’accesso alla via è regolato da un cancello che impedisce il passaggio delle automobili, preservando così la quiete del luogo.
Questa via, dedicata a un illustre maestro del verismo napoletano, Ernesto Nathan, sindaco di Roma nei primi anni del Novecento, è il frutto di un progetto visionario dell’architetto Quadrio Pirani. Originario di Jesi nelle Marche, progettò questa zona ispirandosi ai principi dell’architettura sociale emergenti. Noto per aver ideato piani urbanistici innovativi per altre zone di Roma, Pirani ha dato vita a una strada unica nel suo genere, che ricorda da vicino i quartieri residenziali di Londra.
Gli abitanti della zona rivendicano con orgoglio il diritto di considerare Via Bernardo Celentano non solo una strada, ma quasi un cortile privato, dove gli estranei sono ammessi solo con il consenso dei residenti. In questo piccolo angolo di paradiso, tra le case dai toni pastello e i giardini curati, si respira un’atmosfera di pace e serenità, lontana dal caos della metropoli.
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