Ancora allarme per le temperature record che stanno colpendo varie parti del mondo. In questo luogo non erano mai state tanto alte.
Temperature eccezionalmente alte stanno colpendo l’Africa, portando a un caldo record che sfiora livelli mai visti prima. Questo continente, da sempre associato al calore, sta ora subendo le conseguenze dirette della crisi climatica. Sin dal mese di marzo, le temperature hanno costantemente superato tutti i precedenti record, segnalando una situazione allarmante che richiede l’attenzione globale.
Temperature record, esperti preoccupati per il caldo anomalo
Le cifre parlano chiaro: da Garoua, in Camerun, con i suoi 45,5°C, al Ghana, con picchi di 43,8°C, fino alla capitale del Burkina Faso, Ouagadougou, che ha toccato i 44,1°C. Anche il Niger, la Namibia, il Sudafrica, il Botswana e lo Zambia non sono stati risparmiati da questa ondata di calore senza precedenti. Le isole africane, come la Mauritius, hanno sperimentato valori record, con temperature diurne che hanno superato i 35°C e minime notturne che non scendevano sotto i 27,5°C, stabilendo nuovi primati.
Il climatologo Maximiliano Herrera ha sottolineato che questa è una situazione senza precedenti, con record di calore che si manifestano in ogni angolo del continente, dal nord al sud e dall’ovest all’est. Si ipotizza che l’aumento repentino delle temperature sia il risultato di due fattori principali: da un lato, l’effetto residuo di El Niño, e dall’altro, l’innalzamento generale delle temperature dell’atmosfera terrestre, che ha superato i livelli critici.
Aprile rovente, quasi 50° C
Ma è stato il mese di aprile a portare temperature estreme che hanno lasciato tutti sbigottiti. A Kayes, in Mali, il termometro ha segnato un incredibile valore di quasi 49°C il 5 aprile, stabilendo così un nuovo record negativo. Questa città ha sperimentato il suo periodo più caldo dell’anno, ma mai prima d’ora aveva visto cifre così alte.
Le autorità locali hanno dovuto intervenire con misure drastiche per proteggere la popolazione, riducendo le ore di studio e lavoro obbligatorie e raccomandando di evitare attività fisiche pesanti durante il giorno. Anche di notte, le temperature non scendono sotto i 30°C, privando gli abitanti di qualsiasi sollievo dalle torride giornate.
Questa situazione mette in luce l’urgenza di affrontare la crisi climatica su scala globale. L’Africa, con la sua eccezionale varietà di paesaggi e culture, è una delle regioni più vulnerabili agli effetti del riscaldamento globale. È necessario un impegno collettivo per ridurre le emissioni di gas serra e adottare politiche di adattamento per proteggere le comunità vulnerabili da eventi climatici estremi come questi.