Shaka, un semplice gesto con un grande significato. Un saluto che non è solo un modo per salutarsi, ma nasconde molto di più
Il saluto Shaka, non è un semplice saluto, ma un’espressione di pace, amicizia e unione. Un simbolo iconico che ha conquistato i cuori dei surfisti di tutto il mondo, ma le cui origini affondano in una storia tragica avvenuta alle Hawaii. Sono convinta che in molti lo facciano, ma in pochi conoscono davvero il suo significato.
Un saluto nato da una perdita
Tra i surfisti, il saluto “shaka”, conosciuto anche come “Hang Loose”, è un gesto inconfondibile: pollice e mignolo alzati, pugno chiuso. Un gesto semplice, ma carico di significato. Si usa per salutarsi, per esprimere incoraggiamento, per augurare buona fortuna. Ma dietro questo gesto apparentemente spensierato si nasconde una storia triste.
Secondo l’Honolulu Star-Bulletin, le origini del saluto risalgono a circa un secolo fa. Protagonista un operaio di nome Hamana Kalili, che lavorava in una piantagione di canne da zucchero alle Hawaii. Un tragico incidente sul lavoro gli costò la perdita di tre dita della mano destra.
Dalla tragedia alla speranza. Incapace di svolgere il suo lavoro di sempre, Kalili ricevette dai proprietari della piantagione un nuovo incarico: addetto alla sicurezza del treno che trasportava le canne da zucchero. Il suo compito era quello di impedire ai bambini di saltare sul treno. Per farlo, urlava e agitava le mani, formando con le dita il gesto che poi sarebbe diventato famoso come “shaka”. I bambini, vedendolo da lontano, iniziarono a imitarlo per indicare agli altri che Kalili era nelle vicinanze. Secondo alcuni ricercatori, la perdita di dita nelle piantagioni di canna da zucchero non era rara. E’ quindi possibile che il gesto di Kalili non fosse un’invenzione, ma una pratica diffusa tra gli operai, che lo utilizzavano come forma di comunicazione.
Dalle Hawaii al mondo intero
Il saluto “shaka” divenne così parte della cultura hawaiana, utilizzato per esprimere amicizia, gratitudine, buona volontà e incoraggiamento. Un gesto di unione che presto conquistò anche i surfisti, contribuendo a renderlo famoso in tutto il mondo.
Shaka: un simbolo di resilienza. Nonostante le sue tragiche origini, il saluto “shaka” è diventato un simbolo di positività e resilienza. Un modo per dire “ci siamo”, “tutto andrà bene”, “insieme ce la faremo”. Un gesto semplice, ma potente, che ci ricorda che anche dalle situazioni più difficili può nascere qualcosa di bello. Oggi, il saluto “shaka” è utilizzato da persone di ogni cultura e provenienza. Un gesto che trascende le barriere linguistiche e sociali.
Che sia per salutare un amico, per incoraggiare un atleta o semplicemente per esprimere un sorriso, il saluto “shaka” è un gesto che ci ricorda che la vita è bella e che vale la pena viverla con gioia e positività