La festa più colorata di tutte che dovrebbe celebrare l’inizio della primavera, è in realtà una festa per soli uomini.
Con manciate sentimenti vivaci, Holi o Holika tinge di colore ogni parte del mondo. Pur essendo, infatti, una delle festività più antiche nate in India, Holi non ha confini geografici o sociali; è celebrata infatti in Italia, in Bangladesh, nelle Mauritius, negli USA, in Nepal, nel Sud Africa, nel Regno Unito in Gran Bretagna…
Recente la notizia che il governo pakistano ha promosso una legge che riconosce Holi, Diwali e la Pasqua come feste nazionali per le minoranze religiose presenti nel paese.
Cosa festeggia l’Holi festival
Holi si celebra nei giorni che precedono la luna piena del mese di Phalguna (febbraio-marzo).
Questa festa segna l’inizio della primavera, rievoca racconti presenti nelle Scritture e, sin dall’antichità, costituisce un momento in cui tutte le norme sociali sono “sovvertite”. Originariamente legata all’agricoltura, Holi è anche un’occasione per festeggiare i primi raccolti dopo l’inverno.
La celebrazione avviene nel corso di due giornate; il primo giorno si compie un falò con richiami al significato dei miti associati alla festività, quindi alla vittoria del bene sul male. Il secondo giorno è dedicato interamente al puro divertimento. La comunità scende per le strade e si “sbizzarrisce” in giochi esuberanti; ci si lanciano polveri o acqua colorate; si danza e si canta insieme e si scambiano ghiotti dolcetti. Holi è associata a diversi miti che sottolineano la vittoria del bene su quella del male; della luce sull’ignoranza.
Come io ho vissuto l’Holi
Durante il mio viaggio in India ho potuto celebrare l’Holi Festival, una festa che credevo fosse interamente spirituale e profonda. Fatta sì di divertimento e balli, ma non me la sarei mai immaginata così. Ho trascorso questa festa a Mandawa, una piccola cittadina nello stato federato del Rajasthan e già dal giorno prima della celebrazione, ho percepito un’atmosfera per niente piacevole.
La cosa che salta subito all’occhio è che le donne non possono partecipare alle celebrazioni fatte sulla piazza, insieme agli uomini. Possono solamente vedere la festa dall’alto delle mura delle città. In piazza abbiamo trovato solo uomini, già abbastanza brilli e invadenti. La mattina dell’Holi, io con il mio gruppo di amici, siamo scesi in piazza e se inizialmente sembrava fosse tutto ok, poi ci siamo resi conto che qualcosa non andava.
Per fortuna avevamo con noi due ragazzi, altrimenti non era il posto giusto per un gruppo di donne sole. Come avevamo notato il giorno prima, le donne non c’erano. Potevano festeggiare nelle loro case, oppure dalle mura della città e guardare gli uomini divertirsi. Questo vuol dire che per le strade a ballare e tirare colori, c’erano solo uomini ubriachi che più passava il tempo e la gradazione alcolica saliva, più diventavano molesti. Non so dirvi quante palpate di sedere io e le mie compagne di viaggio abbiamo subito. Inutile dirvi che non sia stato affatto piacevole. Donne state quindi attente ed evitate di festeggiare l’Holi in India da sole.