“Ghiacciai artificiali”? È la risposta ingegnosa del Kirghizistan al cambiamento climatico

Mentre il mondo si affanna a combattere il cambiamento climatico, un Paese dell’Asia ha trovato una risposta: i ghiacciai artificiali.

Kirghizistan
Kirghizistan – ttiviaggi.it

Il nostro pianeta è in continuo cambiamento: lo vediamo dalle nevicate di fine aprile, dal mese di marzo più caldo mai registrato e da una stagione invernale mai iniziata. Vogliamo parlare di tutte le bombe d’acqua e i continui allagamenti? In un mondo che sta andando sempre più fuori dal controllo, per quanto non ci sia mai stato, un piccolo paese dell’Asia centrale, ha trovato una soluzione per combattere il cambiamento climatico.

Come funziona il ghiacciaio artificiale?

In Kirghizistan, nazione situata sulla Via della Seta e caratterizzata da un territorio montagnoso con un’altitudine media di 2.700 metri, il cambiamento climatico si fa sentire in modo tangibile. Le estati si fanno sempre più torride e gli inverni più miti, causando la progressiva scomparsa dei ghiacciai naturali, che rappresentano la principale fonte d’acqua per il Paese.

Di fronte a questa drammatica situazione, il Kirghizistan ha deciso di non arrendersi. L’idea è semplice quanto ingegnosa: creare dei ghiacciai artificiali per sopperire alla carenza idrica. La realizzazione di un ghiacciaio artificiale è relativamente semplice e poco costosa. Si tratta di reindirizzare l’acqua proveniente da una sorgente montana verso un’area specifica, dove viene fatta congelare artificialmente. Il risultato è un accumulo di ghiaccio che può essere utilizzato per l’irrigazione, l’abbeveramento del bestiame e la produzione di energia idroelettrica.

Ghiacciaio
Ghiacciaio – ttiviaggi.it

I risultati delle prime sperimentazioni

Le prime sperimentazioni di ghiacciai artificiali risalgono al 2014 in India, ma l’idea ha presto trovato applicazione anche in altre parti del mondo, tra cui il Kirghizistan. Nel 2022, ad esempio, un ghiacciaio artificiale è stato realizzato nel villaggio di Syn-Tash, situato nella catena montuosa del Tian Shan. I lavori, iniziati in autunno, sono durati un paio di settimane e hanno visto la partecipazione degli abitanti del villaggio. Il risultato è un ghiacciaio alto 5 metri e lungo 20 metri, realizzato con una spesa di circa 5.600 euro.

Oltre a fornire una preziosa risorsa idrica, i ghiacciai artificiali offrono altri vantaggi non meno importanti. Contribuiscono ad abbassare la temperatura ambientale, creando umidità e favorendo la crescita della vegetazione circostante. I pascoli che ne derivano non solo forniscono cibo al bestiame, ma aiutano anche a prevenire l’erosione del suolo.

L’esperimento del Kirghizistan dimostra che possiamo fare qualcosa contro la lotta al cambiamento climatico. Non necessariamente spendendo un capitale e oltretutto mettendo in atto dei sistemi anche ottimali per l’ambiente. Direi una win win situation per tutti, da cui prendere assolutamente esempio.

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