Sperimentato il primo Erasmus per bambini: bimbi spagnoli dai 3 ai 6 anni hanno passato una settimana in una scuola italiana.
Quando si parla di Erasmus si è abituati a riferirsi a studenti universitari che vanno a studiare all’estero per un periodo di tempo definito, ma stavolta in Italia c’è stato il primo “baby Erasmus” con dei bambini della scuola d’infanzia provenienti dalla Spagna.
A Bologna, la scuola dell’infanzia comunale Grosso ha portato a termine il primo Erasmus per bambini della storia, in cui 4 bambini e 4 bambine della Escuela de Educaciòn Infantil La Julianita di Aracena (Andalusia, Spagna) hanno trascorso una settimana insieme nella scuola italiana. Si tratta di un progetto avanguardista che potrebbe aprire le porte a iniziative interculturali enormi. I bambini avevano tutti dai 3 ai 6 anni, e il loro Erasmus si inserisce nel programma Erasmus +, che vuole favorire il dialogo tra culture diverse sin dai primi anni di vita.
I bambini hanno condiviso attività, giochi e anche momenti di didattica con i compagni italiani, e hanno potuto visitare la città con le sue aree verdi, i suoi teatri e i suoi musei. La scuola ha previsto numerosi i laboratori creativi, e i bambini hanno ricevuto tantissimi input culturali che hanno accolto con gioia e favore. Gli utenti dei social non hanno accolto altrettanto bene questa iniziativa, e le critiche sono state parecchie, ma se gli haters si sono fatti sentire, c’è anche chi questo tipo di progetto lo ha apprezzato tantissimo.
Quello che forse non si è capito, è che per i bimbi spagnoli non è stato un viaggio con mamma e papà in un posto che non conoscono, ma un’esperienza didattica, istruttiva ed educativa che auspicabilmente li spingerà a voler continuare a scoprire il mondo con gli stessi occhi e liberi dai pregiudizi che verranno col tempo.
Questo tipo di progetto è sicuramente da accogliere con positività perchè può aiutare a creare un clima di maggiore comprensione dell’altro e favorire una collaborazione precoce tra culture diverse. I bambini sono spugne e non hanno ancora le impalcature mentale di cui sono dotati gli adulti, per cui fare un’esperienza di questo tipo getterebbe le basi in loro per essere più aperti al mondo e alle diversità culturali, facendogli vedere sin dai primi anni di apprendimento che la loro cultura non è l’unica al mondo.
L’Erasmus è una formula di studio che in realtà funziona da secoli, perchè da tantissimo tempo gli studenti viaggiavano all’estero per studiare e ampliare le proprie conoscenze. Far fare un Erasmus a dei bambini così piccoli può non istruirli dal punto di vista didattico, ma sicuramente apre le loro menti e gli insegna che interagire con persone di nazionalità diversa non solo è bello, ma anche molto divertente e istruttivo.
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