Sono passati tre anni dalla Brexit e il Regno Unito si allontana sempre più: da aprile 2024, il sogno di Londra diventa irraggiungibile.
Per molti italiani, soprattutto giovani, era un punto di riferimento per imparare l’inglese, lavorare durante le vacanze e fare un’esperienza all’estero. Peccato che da quando la Brexit è in atto, la situazione si sta complicando sempre di più per tutti. Vediamo nel dettaglio cosa è successo questa volta.
Cosa è cambiato?
Se tra i vostri ricordi più belli c’è un’estate da studente a Londra, con il lavoro da cameriere in un pub e le serate passate a sognare il futuro davanti a una pinta di Guinness, beh, sappiate che quei tempi potrebbero essere davvero finiti.
Perché il Regno Unito, da aprile 2024, ha deciso di alzare drasticamente il tiro per chi desidera ottenere un visto di lavoro. Da quel momento in poi, infatti, per poter lavorare legalmente in terra d’Albione, sarà necessario dimostrare di avere un reddito annuale minimo di ben 39.000 sterline, che equivalgono a circa 45.000 euro.
Una cifra decisamente alta, soprattutto se rapportata ai salari medi in settori come la ristorazione o il commercio. Se un tempo bastava un po’ di intraprendenza e voglia di fare per vivere l’esperienza londinese, ora servirà un vero e proprio salto di qualità professionale. Il provvedimento, voluto dal governo guidato dal premier conservatore Rishi Sunak, mira a ridurre l’immigrazione nel paese, che nel 2022 ha raggiunto un record di 745.000 persone. L’obiettivo è di attirare manodopera più qualificata, tagliando fuori proprio quei giovani che in passato hanno animato pub, ristoranti e negozi inglesi.
Quali sono le conseguenze?
Un duro colpo per tanti sogni e speranze, soprattutto per gli italiani. Il Regno Unito, per decenni, ha rappresentato una meta ambita per chi desiderava imparare la lingua, fare un’esperienza all’estero o semplicemente vivere l’atmosfera unica di una città come Londra. Ma non solo. La stretta sui visti avrà conseguenze anche sul processo di internazionalizzazione delle scuole. L’Erasmus, che offriva agli studenti italiani l’opportunità di studiare e fare un’esperienza all’estero, non è più accessibile nel Regno Unito. E anche le scuole italiane, che negli ultimi anni hanno puntato molto sull’insegnamento dell’inglese, dovranno rivedere i propri programmi.
Insomma, il Regno Unito sta diventando un miraggio per molti. Un paese che ha sempre avuto un fascino particolare, ma che ora sembra sempre più lontano e inaccessibile. Un vero peccato per chi sognava di vivere un’esperienza oltremanica, per chi voleva imparare la lingua in modo autentico e per chi desiderava semplicemente lavorare e divertirsi in una città come Londra.
Ma c’è anche un lato positivo in questa storia. L’inasprimento delle norme sui visti potrebbe spingere i giovani italiani a esplorare nuove mete e nuove opportunità. Il mondo è pieno di posti fantastici dove imparare la lingua, fare esperienze formative e crescere professionalmente.