Questo magnifico Castello adesso rivela tesori mai visti prima d’ora: è eccezionale e offre una panoramica straordinaria di ricchezze storiche e artistiche che affascinano e stupiscono ogni visitatore.
Da ben otto anni, il Castello del Catajo di Battaglia Terme (Padova), una delle prestigiose dimore europee che un tempo ospitava i nobili Asburgo in vacanza, ha aperto le sue porte al pubblico, mostrando tutta la sua grandiosità. Finora, i visitatori hanno potuto ammirare il maestoso Cortile dei Giganti, il suggestivo parco secolare e soprattutto il Piano Nobile con gli straordinari affreschi di Giovan Battista Zelotti che narrano la storia della famiglia Obizzi, i nobili capitani che eressero il castello nel XVI secolo.
Ma a partire dal 13 aprile 2024, il Catajo rivelerà un segreto mai svelato prima: un intero piano, finora chiuso al pubblico, che custodisce le stanze private dove gli Asburgo-Este conducevano la loro vita quotidiana.
Raffinati ambienti neoclassici, una sala da pranzo sontuosa, camere da letto eleganti, e una sala da gioco decorata con paesaggi e marine dell’Ottocento dall’artista veneziano Marino Urbani, sono stati restaurati dopo anni di lavoro, riportando la loro antica magnificenza.
Costruito tra il 1570 e il 1573 su iniziativa di Pio Enea I degli Obizzi, un condottiero della Repubblica di Venezia, il Castello del Catajo, dal 13 aprile, offrirà al pubblico il doppio delle stanze interne visitabili: dieci nuovi saloni compongono il ritrovato piano.
Fino ad ora adibite al solo uso privato, queste sale “inedite” furono concepite nel Cinquecento dagli Obizzi e poi ristrutturate nei primi anni del XIX secolo dagli Asburgo Este, arciduchi di Modena.
Da aprile sarà possibile esplorare non solo due interi livelli del castello, ma anche due epoche e stili diversi: il Cinquecento del Piano Nobile e le nuove stanze private al piano superiore, caratterizzate da delicate decorazioni neoclassiche ad opera del pittore veneziano Marino Urbani, con vedute di pittoreschi paesaggi, marine con velieri e scene di vita campestre.
Le nuove stanze conservano ancora l’atmosfera intima degli ambienti familiari: la sala da pranzo imbandita con antiche ceramiche, la sala della musica con un fortepiano dell’Ottocento, la sala da gioco e le camere da letto sembrano ancora abitate dai loro antichi proprietari.
Ma c’è di più: durante il meticoloso restauro degli ultimi due anni, il Catajo di Battaglia Terme ha fatto una scoperta eccezionale, che aggiunge ancora più valore al suo patrimonio.
Grazie agli studi stratigrafici condotti in tutti gli ambienti, una stanza ha rivelato la presenza di affreschi più antichi, nascosti sotto uno strato di intonaco applicato nell’Ottocento: così sono riemerse magnifiche scene mitologiche dipinte nel Cinquecento da Giovanni Battista Zelotti, lo stesso artista responsabile del ciclo di affreschi del Piano Nobile.
Inoltre, sono stati scoperti affreschi successivi, del Seicento, di un secondo artista ancora sconosciuto. Le pareti della stanza, che fino a due anni fa erano dipinte di verde, oggi mostrano raffinate pitture raffiguranti Apollo, le Muse, le tre Grazie, Venere e Sileno.
I ritrovamenti di affreschi di tale pregio e vastità sono estremamente rari in Veneto negli ultimi decenni, conferendo al Catajo un’importanza storico-artistica ancora maggiore.
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