Questa parte di un famoso lido italiano è stata sequestrata a seguito di una serie di eventi che hanno sollevato domande e preoccupazioni riguardo alla gestione e all’integrità ambientale del tratto costiero. Cosa è successo esattamente?
Un’area del lido delle Maldive del Salento è finita sotto sequestro in un’operazione condotta dalla Capitaneria di Porto nella mattinata di martedì 19 marzo 2024. Questo tratto costiero, celebre per la sua bellezza paesaggistica, è stato oggetto di attenzione a causa di segnalazioni riguardanti movimenti di sabbia e la presenza di mezzi pesanti.
Sequestrata una parte di un famoso lido italiano
I militari della Capitaneria di Porto sono intervenuti dopo aver rilevato cumuli di sabbia e tracce di mezzi pesanti lungo il lido salentino. Il sopralluogo ha svelato che erano in corso lavori per il trasferimento di un chiosco bar e la relativa installazione di basamenti. Tuttavia, le autorizzazioni per tali lavori, in una zona già a rischio di erosione, hanno sollevato preoccupazioni.
Le autorità hanno avviato un’indagine, coordinata dal pm Alberto Santacatterina, per verificare la correttezza delle autorizzazioni e la conformità dei lavori in corso alle normative ambientali vigenti. Le attività di pulizia della spiaggia sono state bloccate e sono stati apposti sigilli in attesa di ulteriori verifiche.
Le indagini sono state innescate da segnalazioni dei consiglieri di minoranza del Comune di Salve, sostenute da fotografie che documentavano il presunto danno ambientale. I cittadini avevano notato movimenti di sabbia, pietre e l’uso di mezzi pesanti sulla spiaggia vicino allo stabilimento balneare del Salento.
I consiglieri, informati dai cittadini, si sono recati sul posto per verificare di persona la situazione e hanno presentato un esposto per accertare se le attività in corso fossero state autorizzate correttamente.
Risposta del proprietario dello stabilimento
Il proprietario dello stabilimento balneare ha respinto le accuse di irregolarità, sottolineando che i lavori in corso riguardavano solo la rimozione di strutture preesistenti. Ha anche evidenziato l’assenza di danni ambientali, sostenendo che le violazioni urbanistiche erano state sanate circa quindici anni prima. L’avvocato del proprietario ha dichiarato che i ritardi nei procedimenti autorizzativi hanno contribuito alle problematiche emerse.
Tuttavia, le autorità competenti proseguono con le indagini per garantire la conformità dei lavori alle normative vigenti. La situazione è particolarmente delicata considerando l’arrivo imminente della stagione estiva, quando la zona attira numerosi turisti. Infatti, nel 2023 il Salento è stato una delle destinazioni turistiche più richieste per le vacanze estive.