Pianificare le vacanze può far male alla nostra salute. Vediamo insieme in che modo la ricerca di voli e hotel può danneggiarci.
La questione della pianificazione delle vacanze è un argomento che tocca molte corde sensibili, dall’emozione dell’attesa al timore dell’incertezza. Che si tratti di Pasqua, Natale o il classico periodo estivo, la ricerca della destinazione perfetta e il bilanciamento dei costi possono diventare un vero e proprio rompicapo per molti viaggiatori. È un processo che richiede una ponderata attenzione, spesso accompagnata da uno stress che può rendere difficile la decisione finale.
Pianificare le vacanze può farci star male
Un’indagine condotta da un tour operator inglese, First Choice, ha gettato luce su questo intricato processo, analizzando il tempo impiegato e lo stress associato alla scelta delle vacanze. I risultati sono stati sorprendenti: in media, ogni anno, una persona dedica più di due giorni interi (circa 53 ore) all’incertezza sulla destinazione. Tuttavia, questo dato varia notevolmente in base all’età e al profilo dei viaggiatori. Ad esempio, la generazione Z nata tra il 1995 e il 2010, sembra essere la più indecisa, dedicando addirittura tre giorni (72 ore) all’anno alla ponderazione delle possibili destinazioni. Al contrario, i baby boomer, nati tra il 1945 e il 1964, si dimostrano più rapidi nel prendere decisioni, impiegando solo 37 ore per la pianificazione dei loro viaggi.
Questo lungo processo decisionale è alimentato da un fenomeno noto come ansia da vacanze, caratterizzato dalla cosiddetta Travel FOBO (Fear of Better Options), ovvero la paura di fare una scelta senza aver considerato tutte le opzioni disponibili.
Tale timore è amplificato dalla vasta gamma di possibilità offerte oggi dal mercato del turismo e dalla pressione sociale derivante dai social media, che mostrano continuamente proposte allettanti e destinazioni esotiche. Secondo l’indagine condotta da First Choice, il 40% delle persone si sente sopraffatto dall’ansia di decidere dove trascorrere le ferie, mentre il 41% considera questa scelta una delle più stressanti dell’anno.
Perché le ricerche influiscono negativamente?
Inoltre, il caos di tenere aperte più schede sui propri dispositivi riguardanti le vacanze può essere fonte di ulteriore stress: il 39% delle persone intervistate si sente sopraffatto da questa situazione. Non solo, ma il 23% ammette di considerare più di 16 destinazioni prima di effettuare una prenotazione, cercando di esplorare ogni possibile alternativa prima di prendere una decisione definitiva.
Fortunatamente, una volta che la scelta è stata fatta e ci si trova finalmente in vacanza, la maggior parte dei viaggiatori riesce a godersi il meritato riposo e a liberarsi dal peso dello stress della pianificazione. Tuttavia, è importante essere consapevoli della sindrome da rientro, un fenomeno psicologico che può manifestarsi una volta tornati alla routine quotidiana dopo un periodo di relax. In conclusione, la pianificazione delle vacanze può essere un processo lungo e stressante, ma è anche un’esperienza che porta soddisfazione e gioia una volta che ci si trova finalmente a godersi il viaggio tanto atteso.