La scoperta degli alberi più antichi del mondo: sono stati trovati i loro fossili

Una nuova scoperta ci porta a conoscere gli alberi più antichi di sempre: i Calamophyton, giganti che dominavano un’antica foresta

Alberi più antichi del mondo
Alberi più antichi del mondo – Ttiviaggi.it

Immaginate un mondo primordiale, di 390 milioni di anni fa, dove creature fantastiche solcavano mari caldi e le prime forme di vita iniziavano a colonizzare la terraferma. In questo ambiente, c’erano i Calamophyton, gli alberi giganti appartenenti ad una foresta inglese.

Un viaggio indietro nel tempo

Un team di ricercatori delle Università di Cambridge e Cardiff ha rinvenuto i resti fossili di questa foresta perduta, svelando un ecosistema completamente diverso da quello che conosciamo oggi. Al posto del sottobosco, un terreno spoglio; al posto delle foglie, rami che si staccavano dal tronco; e al posto dell’erba, una terra ancora vergine di questa copertura verde.

La scoperta di questa foresta primordiale non solo ci permette di ammirare la magnificenza di queste creature preistoriche, ma ci fornisce anche informazioni preziose sul Devoniano, un periodo geologico di circa 60 milioni di anni fa, noto come l’Età dei pesci.

I Calamophyton, con i loro tronchi cavi e le chiome a ciuffo, non erano solo alberi imponenti, ma anche veri e propri architetti del paesaggio. I loro detriti, accumulandosi negli strati sedimentari, influenzarono il corso dei fiumi, modellando per la prima volta il terreno in un modo completamente nuovo.

università inglese
università inglese – ttiviaggi.it

Un ecosistema fragile e in continua evoluzione

La scoperta dei Calamophyton è un invito a guardare al mondo con occhi nuovi, a esplorare il nostro passato e a comprendere il nostro posto nell’universo. Il Devoniano fu un periodo di grandi cambiamenti climatici e geografici. Il clima caldo e umido, dovuto a oceani con temperature più alte rispetto a quelle attuali, favorì la proliferazione di pesci e di altre creature marine. Allo stesso tempo, sulla terraferma, si verificò la formazione di montagne, bacini e un’intensa attività tettonica.

La foresta di Calamophyton era un ecosistema fragile e in continua evoluzione. Le prime piante a seme e i primi animali terrestri, soprattutto artropodi, iniziavano a diffondersi, creando un nuovo equilibrio tra le diverse specie.

Le rocce britanniche, spesso considerate già ampiamente studiate, hanno ancora molto da raccontarci. La scoperta dei Calamophyton ci ricorda che la ricerca paleontologica è un viaggio entusiasmante alla scoperta delle nostre origini, un viaggio che ci permette di guardare al presente con occhi nuovi e di comprendere meglio il futuro che ci attende. È un’esperienza preziosa che ci permette di domandarci come sarebbe stato passeggiare tra questi alberi, quale sarebbe stato il loro odore e ci fornisce informazioni sulla vita in quei tempi.

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