Immaginate una scena da brividi con carcasse di squali mutilate, squarciate con precisione chirurgica. Ecco l’enigma che ha sconvolto tutti
Non si tratta di una scena di un film dell’orrore, bensì della realtà. Sono state ritrovate carcasse di squali privi di fegato nelle acque del sud Africa. La spiegazione di perché accade questa cosa è scioccante.
Un evento di portata epocale, che ci porta a riflettere sulla complessità del comportamento animale e sulle sue implicazioni per l’ecosistema. La trasmissione di conoscenze e la capacità di adattamento sono caratteristiche che si ritrovano solo in specie con un cervello altamente sviluppato, come le orche.
Le conseguenze per gli squali sono devastanti. Già in declino a causa della pesca eccessiva, ora si ritrovano ad affrontare un nuovo nemico. La scomparsa di squali predatori come lo squalo manzo nasolargo e il grande squalo bianco rischia di sconvolgere l’equilibrio dell’ecosistema costiero, con effetti a catena su tutta la fauna marina. Ad esempio, potrebbe esserci una crescita spropositata di foche e altri pesci, che andrebbero a rendere più complicata la situazione nelle acque sudafricane.
Da un lato la fascinazione per questo nuovo comportamento, dall’altro la preoccupazione per il futuro degli squali. Alison Towner, con amarezza, ammette: “Vorrei che ci fosse una soluzione, ma questa situazione ci mostra quanto sia fragile l’equilibrio della natura.”
La biologa marina Alison Towner si è trovata in prima linea per svelare questo mistero. Le sue ricerche l’hanno portata sulle tracce di due orche, soprannominate Port e Starboard per le loro pinne dorsali ricurve. Questi due giganti marini, un tempo creature rare nella False Bay, ora seminano il terrore tra gli squali locali.
Le loro incursioni sono brutali e fulminee: un attacco preciso e mirato al fegato, lasciando il resto del corpo intatto. Un comportamento mai visto prima, che sfida la conoscenza scientifica e apre nuovi interrogativi sul comportamento di questi predatori intelligenti.
Perché solo il fegato? Diverse ipotesi sono state formulate. Il fegato è un organo ricco di grassi, una vera e propria leccornia per le orche. Inoltre, la sua estrazione precisa potrebbe essere un modo per evitare di usurare i denti mordendo la pelle ruvida degli squali. Port e Starboard sembrerebbero non essere gli unici a utilizzare questa tecnica di caccia “specializzata”. Sembra che stiano insegnando ad altri membri del loro branco questo metodo di caccia, trasmettendo una sorta di “cultura” all’interno del regno animale.
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