Hai mai pensato a come mai noi umani, a differenza di altri animali, non abbiamo la coda? Finalmente, sembra essere arrivata la risposta
Perché noi umani non abbiamo la coda? È una domanda che ci accompagna fin dai tempi antichi, un mistero che ha affascinato generazioni di scienziati e filosofi. Ora, grazie a recenti scoperte scientifiche, possiamo finalmente iniziare a svelare questo enigma e addentrarci nei segreti della nostra evoluzione.
Cosa dice lo studio svolto
Tutto ha inizio circa 25 milioni di anni fa, quando i nostri antenati primati si separarono da un gruppo di scimmie che possedevano la coda. Da quel momento, il nostro ramo evolutivo ha preso una strada diversa, imboccando un sentiero che ci avrebbe portato a perdere questa appendice che caratterizza tanti altri animali.
Ma come è avvenuta questa misteriosa scomparsa? La risposta si trova nel nostro DNA. Uno studio del 2023, condotto da un team di ricercatori del centro medico Langone Health della New York University, ha identificato un piccolo frammento di DNA presente solo negli esseri umani e in altri primati senza coda, come gli oranghi e i gorilla. Questo frammento, denominato Hoxd13, sembra essere il responsabile della mancata formazione della coda durante lo sviluppo embrionale.
Per confermare questa ipotesi, gli scienziati hanno condotto un esperimento su dei topi. Hanno modificato il loro DNA inserendo lo stesso frammento Hoxd13 che si trova negli esseri umani. E il risultato è stato sorprendente: i topi nati da questa modifica non avevano la coda! La perdita della coda, però, non è stata l’unica conseguenza di questa mutazione genetica. Si sono verificate anche altre modifiche anatomiche, come la riduzione del numero di vertebre cervicali e la fusione delle ultime vertebre per formare il coccige.
Perché i nostri antenati hanno perso la coda
Le ragioni precise non sono ancora del tutto chiare, ma la teoria più diffusa è che questa mutazione abbia conferito un vantaggio evolutivo in termini di locomozione. La perdita della coda avrebbe infatti reso più facile camminare e correre su due zampe, favorendo la nostra capacità di cacciare, esplorare nuovi territori e costruire utensili.
Tuttavia, questa mutazione potrebbe aver avuto anche dei lati negativi. Secondo alcuni studi, lo stesso frammento di DNA Hoxd13 potrebbe essere associato a un aumentato rischio di spina bifida, una malformazione congenita che colpisce circa un neonato su 1.000.
La storia della nostra coda perduta è un esempio affascinante di come il DNA possa influenzare il nostro corpo e plasmare la nostra evoluzione. È un viaggio che ci porta indietro nel tempo, alle origini della nostra specie, e ci aiuta a comprendere meglio le caratteristiche uniche che ci contraddistinguono.