In un contesto di allerta dengue, si registra un aumento dei contagi del virus, il che ha indotto ad intensificare le misure di controllo presso questo scalo aeroportuale.
L’aeroporto di Roma Fiumicino ha intensificato ulteriormente le misure di sorveglianza in risposta all’allerta dengue a codice giallo, motivata dall’incremento dei casi di contagio in Brasile e in Argentina. Questa malattia virale, trasmessa dalle zanzare, ha visto un aumento significativo dei casi, in particolare nelle regioni sudamericane.
Il Brasile, nel corso del 2024, è emerso come il Paese più colpito dalla dengue, registrando oltre 740.000 contagi. Numerose aree del Paese vedono le strutture sanitarie sottoposte a una pressione estrema, con 151 decessi nelle prime settimane del nuovo anno, superando i 118 decessi totali del 2023. In Argentina, la presenza della malattia si è estesa dalla zona di confine con Bolivia e Paraguay fino quasi alla Patagonia, con un drammatico aumento dei casi.
In Italia, al contrario, la situazione è sotto controllo, e il sistema sanitario è “allertato ma tranquillo”. A febbraio, sono stati registrati 48 casi, tutti importati, rispetto ai 347 casi del 2023, in gran parte correlati a viaggiatori provenienti da Paesi a rischio.
L’aeroporto di Roma Fiumicino ha reagito prontamente all’incremento dei casi in Sudamerica, rafforzando i protocolli di sicurezza nei confronti degli aerei, delle merci e dei passeggeri provenienti da Paesi a rischio. Il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, ha sollecitato gli uffici di sanità marittima aerea e di frontiera a intensificare l’allerta e la vigilanza su vettori e merci provenienti dalle regioni ad alto rischio di contrarre la malattia o dove è presente la zanzara Aedes aegypti.
Le misure adottate presso lo scalo della Capitale includono la disinfezione, la sanificazione e la disinfestazione degli aerei provenienti dai Paesi a rischio. Inoltre, sono stati installati totem informativi in italiano e inglese che forniscono raccomandazioni comportamentali ai viaggiatori internazionali, illustrando le pratiche consigliate prima della partenza, durante la permanenza e al ritorno in Italia.
La circolare sottolinea che il regolamento sanitario internazionale richiede un’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti privi di fonti di infezione e contaminazione, compresi roditori e insetti. Queste misure mirano a garantire la sicurezza e a prevenire l’importazione di zanzare infette, riducendo al minimo il rischio di diffusione della dengue sul territorio italiano.
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