Rivelare l’ingiustizia degli stipendi bassi è un nostro dovere: con queste strategie possiamo riprenderci anche gli arretrati
Non percepire la giusta retribuzione alla fine del mese può risultare estremamente frustrante, ma la buona notizia è che questa situazione è perseguibile penalmente! Il mancato versamento dello stipendio da parte del datore di lavoro può costituire una vera rottura per i dipendenti. Siamo costretti a farci il mazzo, a sacrificare molti aspetti della nostra vita per poi non guadagnare quanto meritiamo. Tutto questo non va bene, ed è per questo che adesso vi svelo cosa potete fare in caso di ingiustizie.
Quali sono i casi
Fortunatamente, esistono strumenti giuridici che possono dimostrare che il datore di lavoro non sta rispettando i propri doveri. È quindi compito del dipendente dichiarare di non aver ricevuto la somma di denaro che gli spetta e in caso, il datore dovrebbe dimostrare il contrario, se corrisponde alla verità. Nell’estremo caso in cui il dipendente non riceva gli straordinari, non può limitarsi a dichiarare il non pagamento, ma deve provare di aver effettivamente svolto il lavoro straordinario. Il dipendente può fare affidamento su testimonianze o prove documentali come chat ed e-mail. Strategie per fronteggiare l’omesso pagamento del datore di lavoro.
Per quanto riguarda il trattamento di fine rapporto, si applicano le stesse regole dello stipendio. Il dipendente deve dimostrare l’esistenza del rapporto di lavoro, ad esempio attraverso la CU. Per gli sbagli derivanti da un errato inquadramento, è responsabilità del dipendente dimostrare di aver svolto mansioni di livello superiore.
Se il dipendente ha lavorato in nero, dovrà dimostrare di aver effettivamente lavorato per il datore di lavoro, specificando orario e compiti svolti. In questo caso, il dipendente può fare affidamento su testimonianze o prove documentali come chat e registrazioni sul luogo di lavoro. È essenziale che il dipendente conservi tutte le comunicazioni scritte o e-mail tra lui e il datore di lavoro.
Strategie per fronteggiare il mancato pagamento
A volte, non si riesce comunque ad arrivare ad una soluzione, nonostante le prove siano evidenti. In questo caso, si può fare una denuncia presso l‘ispettorato del lavoro. L’avvocato può essere d’aiuto, altrimenti è possibile fare anche un’azione legale presso il tribunale ordinario, sezione lavoro. In merito a tutti questi problemi sopra elencati, ci sono 5 anni di validità per far rispettare i diritti del dipendente.
Da ricordare bene è che il periodo di prescrizione non inizia dalla data in cui il pagamento era dovuto, ma dalla cessazione del rapporto di lavoro. In caso di dubbi o problemi, è quindi consigliabile rivolgersi al Caf, il quale saprà certamente come agire.
Ricordiamoci inoltre che il nostro prezioso tempo merita di essere retribuito in maniera giusta: non facciamoci quindi fregare da chi vuole arricchirsi con il nostro sudore. Soprattutto, non abbiamo paura di farci valere.