Ha influenze giapponesi ma si trova in Italia: la cabina del vento, dove chi vuole mandare pensieri ai propri cari defunti, può farlo
Immaginatevi di poter abbandonare i propri pensieri al vento, oppure poter mandare un saluto simbolico ai vostri affetti purtroppo defunti. Serve a questo il telefono del vento, per alleggerirsi dei propri fardelli e lasciarli andare.
Kaze no Denwa, la cabina del vento giapponese
Parlare con i propri cari persi può aiutare a ridurre il dolore ed è per questo che in Giappone è nato il telefono del vento. La sensazione di poter entrare in contatto con chi ormai non c’è più è un’immaginazione creata da tanta sofferenza e allo stesso tempo dalla speranza di continuare a vivere. È un modo per continuare ad aggrapparsi a qualcosa di bello.Ma cosa diremmo? Che sensazioni proveremmo?
Nella città Giapponese di Otsuchi, c’è una cabina telefonica bianca con i pannelli di vetro, un quaderno e un telefono nero scollegato. Questo telefono è stato creato un anno prima del terribile tsunami del marzo del 2011, che ha distrutto il Giappone portandosi via 20 mila vite. In molti lo hanno utilizzato per “chiamare” i loro cari perduti in quel tragico incidente.
Inizialmente l’opera era privata di Itaru Sasaki, costruita dopo aver perso il cugino, ma dopo tutti i drammi che il Giappone ha dovuto subire ha deciso di renderla pubblica, e concedere a tutti la possibilità di liberarsi in minima parte di un dolore grandissimo.
La cabina del vento italiana
Un’idea di una sensibilità estrema, quella di ricreare anche in Italia, nello specifico vicino Pisa, il telefono del vento. L’iniziativa è stata approvata con gioia dalla sindaca di Capannoli, Arianna Cecchini. Oltre ad essere di conforto e aiuto per i cittadini toscani, è anche una valorizzazione turistica.
La cabina bianca a vetri, si trova su una collinetta di Capannoli, a Santo Pietro Belvedere e al suo interno è presente una cornetta collegata a nulla, proprio come quella giapponese. Nonostante sia un modo per meditare, salutare i nostri cari e alleggerirci dei nostri pensieri, è anche un luogo che permette di ammirare tutta la natura circostante.
La sua posizione strategica sulla collina, permette di osservare la natura di Santo Pietro e il territorio della Valdera. Accanto a questa, l’idea è anche quella di costruirci una panchina gigante, da cui osservare ancora meglio il territorio e sentirsi leggermente più alti e connessi con chi ci guarda dall’alto.